Tra sogni e speranze per un progetto di vita

Linee pastorali per il biennio 2009-2011

Introduzione

«Il cammino diocesano con i giovani giunge nella fase che riguarda la progettualità, avendo già percorso la tappa dell’interiorità e della relazionalità.

Potremmo dire che siamo al momento della sintesi, senza dimenticare, però, che ogni sintesi è premessa di ulteriori cammini.

Progettare la vita significa prepararsi a vivere in pienezza tutte le sue tappe e le sue stagioni, accettando preliminarmente la propria persona con tutto ciò che questo può comportare, elaborando contemporaneamente un piano di azioni, di attività personali e professionali da collocare nel tempo sia presente che futuro. La persona è una realtà

di valore assoluto, ma è anche in continua crescita: non solo sul piano fisico, ma  soprattutto sul piano affettivo, mentale, relazionale, sociale e religioso.

L’inganno da evitare, dunque, è di identificare la progettazione della vita esclusivamente, o prevalentemente, con l’attività lavorativa, con le azioni, con la professione.

Per una progettazione vera della vita occorre affrontare gli interrogativi vitali che costituiscono il tormento di tanti giovani:

perché vivere?

per chi vivere?

quali sono i valori?

quali sono gli ideali a cui rivolgere tante energie

e la spinta ideale verso la vita?

Da qui può nascere la consapevolezza che ‘la giovinezza non è fatta per il piacere, ma per l’eroismo‘ (PAUL CLAUDEL).

Il progetto di vita ha a che fare con il passato, con il presente e con l’avvenire.

L’avvenire non si aspetta: gli si va incontro.

L’avvenire è già oggi. Per prepararlo occorre già essere al lavoro.

Il presente fascicolo, arricchito dell’esperienza delle tappe precedenti riguardanti il progetto pastorale ‘Con Cristo sui sentieri della speranza’ contiene le linee pastorali per il prossimo biennio 2009-2011.

Le affidiamo alle mani di Maria,

totalmente coinvolta nell’appassionante avventura del comunicare il vangelo al cuore delle nuove generazioni; le consegniamo allo Spirito Santo, il primo animatore della missione, perché raddrizzi i sentieri del nostro impegno di evangelizzazione; la mettiamo tra le mani dei giovani e di tutti coloro che hanno a cuore la loro esaltante vocazione nella storia.»

Mons. Luigi Martella

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