PRATICHE QUARESIMALI

«Lungo come la Quaresima»: è un'espressione di altri tempi per indicare qualcosa di talmente impegnativo e faticoso da essere percepito come interminabile. Oggi più nessuno si esprimerebbe così, perché molto meno seria è diventata la pratica della penitenza quaresimale. Eppure per risorgere dalle ceneri delle nostre sconfitte occorre un lavoro paziente e sapiente come quello che lo scultore opera su un pezzo di marmo o di legno. Si tratta di togliere, scalpellare, scavare per far emergere la vera immagine deposta in ciascuno di noi, progettata su Gesù, programmata per mezzo di Lui e in vista di Lui. Ma per intraprendere questo percorso di liberazione segnato dall'amore, sarà opportuno anche questa volta provare a vivere la Quaresima come pratica del digiuno, del silenzio, dell'astinenza, dell'ascesi, dell'elemosina.

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