Un ritratto blasfemo del Cuore di Gesù: una fede negata

Veglia diocesana il 9 aprile ore 18,30 presso la parrocchia San Domenico di Ruvo

apostolato della preghiera

Iniziativa di preghiera in seguito alla dissacrazione dell’immagine del Cuore di Gesù, in India.

 

LA VEGLIA SI TERRÀ VENERDI’ 9 APRILE PRESSO LA PARROCCHIA DI S. DOMENICO DI RUVO ALLE ORE 18,30

(contrariamente alla data del 10 aprile riportata sul Luce e Vita)

 

Per la circostanza ci saranno due pullman:

da Giovinazzo, Chiesa di S. Domenico ore 16,00

da Terlizzi, Via Ruvo, Banco di Napoli ore 16,30

da Molfetta, alle ore 16,30 dalla Chiesa dei Cappuccini

 

Il Consiglio diocesano dell’Apostolato della Preghiera, appresa la notizia che in India è stata dissacrata l’immagine del Cuore di Gesù, avendo preso atto dell’evento sconcertante, si è riunito per  denunciare l’accaduto, esprimendo viva solidarietà con i cristiani che hanno protestato e che hanno subito violenza.

Dopo la polemica del crocifisso che ha turbato la coscienza dei cristiani, ora siamo chiamati a difendere ancora una volta i nostri simboli sacri che fanno parte della nostra fede e che a nessuno è dato di toccare e tanto meno esporli alla derisione blasfema.

L’immagine del Cuore di Cristo è stata letteralmente deturpata, nella mano destra ci hanno messo una sigaretta e nella mano sinistra una lattina di coca cola, l’immagine è stata prima pubblicata in un testo scolastico e poi la stessa immagine è stata esposta per le vie delle città; la situazione divenuta insostenibile, è degenerata in uno scontro tra i giovani cristiani e gli induisti  che sono scesi in strada e hanno fatto violenza contro i cristiani.

Il Vescovo locale Mons. Anil Couto ha condannato le azioni provocatorie e ha invitato i fedeli alla pace e al perdono.

Come se non bastasse sono state incendiate due Chiese protestanti del Nord dell’India e i pastori sono stati aggrediti e le loro case saccheggiate.

I cristiani non hanno mai avuto vita facile nel mondo quando la loro coerenza al Vangelo provoca il cambiamento morale e sociale delle persone; danno proprio fastidio con la loro presenza e non sono bene accolti. Lo stanno a dimostrare le persecuzioni che sono in atto in questi giorni in Irak, in Iran, in Afganistan; il tentativo è abbastanza significativo, si vuole a tutti i costi cancellare da questi paesi anche quelle piccole minoranze di cristiani che ancora oggi sopravvivono in mille difficoltà. Gesù l’aveva detto esplicitamente: ‘Hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi’.

I cristiani nel corso della storia sono stati sempre perseguitati, Gesù è stato il primo a subire tormenti e persecuzioni e dopo di lui una schiera di martiri di ieri e di oggi.

Quale reazione ci sarebbe stata se fossero stati ridicolizzati i simboli islamici, quale terribili violenze si sarebbero scatenate? Se tutto questo suscita aggressività da parte dei musulmani, perché noi cristiani non dobbiamo difendere i nostri simboli religiosi? Possiamo rimanere indifferenti? La coscienza non può tacere, anche se il cristiano non è per le armi della violenza, ma per le armi del perdono e della pace, deve difendere la Verità con la testimonianza e la parola.

Pertanto, il Consiglio diocesano dell’Apostolato della Preghiera ha concordato con il Vescovo di fare una veglia di preghiera riparatrice per tutti gli iscritti e per tutti coloro che sensibili al Cuore di Gesù volessero tributargli un momento di preghiera comunitaria.