‘Michele de Napoli (1808-1892):dalla “pittura istorica” alle opere tarde.

Riapre a Terlizzi, dopo 40 anni, la Pinacoteca "de Napoli". Inaugurazione venerdì 9 luglio.

RIAPRE  A TERLIZZI, DOPO 40 ANNI, LA PINACOTECA ‘DE NAPOLI’ CON LA MOSTRA  MICHELE DE NAPOLI (1808-1892): DALLA ‘PITTURA ISTORICA’ ALLE OPERE TARDE. NUOVE CONSIDERAZIONI NEL BICENTENARIO DELLA NASCITA

Inaugurazione venerdì 9 luglio 2010 con l’intervento di Vendola e del sindaco di Tria. Le linee guida della mostra

 

Riapre a Terlizzi la Pinacoteca Michele de Napoli: venerdì 9 luglio 2010, alle ore 19,00, presso il Chiostro delle Clarisse in Piazza Cavour, cerimonia inaugurale. Interverranno Nichi Vendola presidente della Regione Puglia, Vincenzo di Tria sindaco di Terlizzi, Silvia Godelli assessore al Mediterraneo della Regione Puglia, Domenico Paparella assessore Politiche culturali del comune di Terlizzi. Illustrerà la mostra Gaetano Mongelli, curatore scientifico.

 ‘Lascio allo stesso Municipio di Terlizzi lo intero fabbricato del Palazzo ov’ebbi la culla ad oggetto che cessando dal servire di abitazione venga dalla morte in poi destinato a conservare gli oggetti d’Arte, gli scritti, le corrispondenze e quanto rimane della mia attività come elemento di storia agli studiosi delle cose nostre’.

Come da precise disposizioni testamentarie, il 1° ottobre del 1898 veniva inaugurata ufficialmente a Terlizzi, nel palazzo dei de Napoli, la Pinacoteca destinata a raccogliere il cospicuo numero di disegni, studi preparatori, bozzetti, quadri, di Michele De Napoli (1808-1892). Sono infatti ben oltre 1000 le opere lasciate alla città natale: il più importante e ricco insieme riconducibile ad un unico artista in Puglia.

Per le finalità culturali e le motivazioni civili, oltre che per la personalità del fondatore, la Pinacoteca costituisce in Puglia un significativo esempio della cultura artistica e museografica del tardo Ottocento.

La Pinacoteca ha subito, intorno agli anni settanta del secolo scorso, avventate ristrutturazioni che hanno pregiudicato pesantemente la leggibilità dell’edificio e cancellato definitivamente, con la dispersione degli arredi e di altri cimeli, il contesto espositivo originario tracciato alla morte di De Napoli da Nicola Paloscia, allievo e amico del pittore, soprattutto biografo e autore del primo catalogo. Catalogo e allestimenti furono rivisitati nel 1939, su commissione del Municipio, da Mario d’Orsi.

Dopo l’abbandono per oltre 40 anni del prestigioso edificio e delle opere trasferite da un deposito all’altro, negli ultimi anni il completo recupero e restauro del palazzo-pinacoteca e di parte delle opere con finanziamenti comunali, regionali e fondi europei.

Il 9 luglio 2010 la data storica dell’apertura della Pinacoteca finalmente restituita alla città e alla storia culturale della Puglia.

Il Palazzo, tipica dimora settecentesca, è composto da androne e ampia scala che immette al piano nobile. La facciata, dall’elegante bugnato, è caratterizzata da grande portale sovrastato da un balcone sorretto da mensoloni in pietra locale scolpita con viluppi e protomi animali.

La mostra in programma sino al 31 dicembre 2010, dal titolo Michele De Napoli (Terlizzi 1808-1892): dalla ‘pittura istorica’ alle opere tarde. Nuove considerazioni nel bicentenario della nascita, si avvale della curatela scientifica del prof. Gaetano Mongelli, storico dell’arte e docente di Storia dell’Arte Moderna presso l’Università di Bari.

La mostra, espone in un percorso esplicativo della vicenda umana e artistica del grande terlizzese, una selezione di 85 opere del gruppo delle 266 recentemente restaurate. Il catalogo scientifico, edito da Grenzi, si farà carico di pubblicare le schede delle opere selezionate, precedute da un saggio critico di Mongelli.

Per ritornare al corpus delle opere in esposizione, attraverso esse sarà possibile seguire le idee progettuali e l’evoluzione di molti cicli pittorici spesso rimasti allo stadio iniziale (ad esempio il grande dipinto che doveva essere collocato nella cappella di famiglia in S. Maria la Nova raffigurante S. Vincenzo Ferrer che dona i beni ai poveri), o andati distrutti per eventi bellici come nel caso degli affreschi realizzati per S. Domenico Maggiore e il Martirio di S. Lucia nell’omonima chiesa di Napoli.

Tra le opere in mostra vi sono infatti numerosi i bozzetti e studi preparatori per quadri di soggetto religioso (la Madonna del Buon Consiglio, Immacolata in gloria, Martirio di S. Lucia, Invenzione della Madonna di Sovereto, Ritorno dal Calvario, ecc.); ‘istorici’ e mitologici (Mario sulle rovine di Cartagine, Diotimo ateniese bandisce i giochi lampadici, Mario e il  Cimbro, ecc.) ritratti (tra cui quello della moglie dell’artista e l’autoritratto non finito); studi di figure, nature morte, fiori, ecc.

La visita alla mostra sarà facilitata da guide audi-video che, avvicinate alle singole opere, ne illustreranno soggetto e fortuna critica.

Legati alla mostra gli itinerari che condurranno alla scoperta sia dei ‘luoghi di De Napoli’, a cominciare dalla ricca quadreria a soggetti religiosi nella Concattedrale di S. Michele Arcangelo di Terlizzi dove vi sono opere di grande formate e pale d’altare del Nostro, sia della città che, pur defilata rispetto ai grandi circuiti turistici e culturali della Puglia, conserva opere d’arte di tale importanza meritevoli di essere conosciute dal grande pubblico e non solo dal ristretto novero degli addetti ai lavori. per i visitatori sono stati pubblicati cartoline, poster, minibook.

In fase di programmazione, a cura degli assessorati alla Cultura e Turismo, iniziative collaterali (concerti, conferenze, visite guidate, letture d’arte) e aperture straordinarie a tema anche notturne.


 

 

 

 

 

 

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