I 24 nuovi Cardinali: operai nella vigna

Indirizzo di saluto del Card. Angelo Amato

L’omelia del Papa

CONCISTORO ORDINARIO PUBBLICO
PER LA CREAZIONE DI NUOVI CARDINALI

INDIRIZZO DI OMAGGIO DEL CARD. ANGELO AMATO

Basilica Vaticana
Sabato, 20 novembre 2010

 

 Beatissimo Padre,

provenienti dai vari continenti, sono raccolti alla Vostra presenza ventiquattro Suoi figli, oggi onorati con la porpora cardinalizia. Siamo di diversa provenienza geografica e di diversa estrazione sociale. Abbiamo percorso cammini diversi e svolto compiti ecclesiali diversi. Siamo, però, accomunati nell’unica fede in Dio Trinità, nell’unica obbedienza al Successore di Pietro, nell’unico servizio di fedeltà alla Chiesa di Cristo.

La chiamata di ognuno di noi a far parte del Collegio Cardinalizio suscita in noi sentimenti di stupore per la magnanimità e l’amore del Santo Padre per le nostre persone. Riconosciamo con trepidazione i nostri limiti, a fronte della consapevolezza della grande dignità di cui veniamo rivestiti e che siamo chiamati a testimoniare con la nostra vita e la nostra attività.

A questo si aggiunge una commossa riconoscenza verso Dio, datore di ogni bene, e verso di Lei, Padre Santo, che non ha voluto tener conto della nostra indegnità e inadeguatezza, permettendo, quindi, che prorompessero spontanee nel nostro cuore le stesse lodi a Dio, che sgorgarono dal cuore della Vergine Maria, quando, piena di Spirito Santo, magnificò il Signore per le “grandi cose” che Egli aveva compiuto in Lei: “ha spiegato la potenza del suo braccio…, ha innalzato gli umili” (Lc 1,51-52).

In circostanza analoga, il Beato Cardinal Newman disse di non avere nulla di quella sublime perfezione che si trova nella vita e nelle opere dei santi: aveva, però, la retta intenzione, l’assenza di scopi personali, il senso dell’obbedienza, la disponibilità ad essere corretto, il timore di sbagliare e il desiderio di servire la santa Chiesa. (Cf. il “Biglietto Speech” del Card. John Henry Newman, in occasione dell’elevazione alla dignità cardinalizia, il 12 maggio 1879).

Ecco, Santo Padre, i nostri modesti doni, come doveroso ringraziamento della fiducia, che Lei ha voluto riporre in noi. L’inserimento nel Collegio Cardinalizio fa di ognuno di noi un Suo speciale collaboratore: ci unisce più strettamente alla Chiesa di Roma e a Colui che “presiede nella carità” e ci invita a proseguire con rinnovato entusiasmo, nello svolgimento delle specifiche missioni a noi affidate, nella Curia Romana o nelle varie Sedi Episcopali, sempre testimoni dell’unità della Chiesa e della sua universalità.

Nonostante, le sfide, le difficoltà, le persecuzioni, la Chiesa di Cristo non cessa di proclamare ogni giorno in ogni parte del mondo l’amore di Dio per gli uomini, di irradiare ovunque la luce del Vangelo, di insistere a tempo opportuno e importuno nell’annuncio della Parola di Dio. Non si può eludere il rischio di non essere compresi, di essere rifiutati, e di dover essere disposti anche all’estrema testimonianza. Del resto, il colore della porpora fa ad essa diretto riferimento, e Lei, Padre Santo, tra poco ci ricorderà di “essere pronti a comportarci con fortezza usque ad effusionem sanguinis per l’incremento della fede cristiana, per la pace e la tranquillità del popolo di Dio e per la libertà e la diffusione della Santa Chiesa”.

Santo Padre, in quest’ora per noi particolarmente significativa, vogliamo riconfermarLe i nostri sentimenti di affetto, di devozione, di fiducia e di fedeltà. Siamo consapevoli che il nostro inserimento nel Collegio Cardinalizio ci impegna ad essere al suo fianco nello svolgimento del Ministero Apostolico a Lei affidato. Riaffermiamo, quindi, la nostra devozione e la nostra fedeltà alla Chiesa di Cristo, che oggi invochiamo come Re dell’universo, e alla Sua Persona, consapevoli dell’onore di poter collaborare al servizio dei nostri fratelli, in stretta unità con il Successore di Pietro, con Lei, Santo Padre, che amò definirsi “umile operaio nella vigna del Signore”.

Affidiamo oggi la nostra nuova missione, che la Santità Vostra ha voluto a noi benevolmente affidare, nelle mani e sotto la protezione della Vergine Maria, Madre della Chiesa, Regina degli Apostoli e Aiuto dei Cristiani.

Con Maria abbiamo magnificato il Signore, con Lei vogliamo essere sempre fedeli e disponibili alla volontà di Dio e alla sua Parola.

 

Titoli o Diaconie dei nuovi cardinali

Pubblichiamo di seguito l’elenco del Titolo o della Diaconia assegnati oggi da Benedetto XVI a ciascuno dei nuovi cardinali nel momento della creazione:
card. Angelo Amato, Diaconia di Santa Maria in Aquiro; card. Antonios S.B. Naguib; card. Robert Sarah, Diaconia di San Giovanni Bosco in via Tuscolana; card. Francesco Monterisi, Diaconia di San Paolo alla Regola; card.
Fortunato Baldelli, Diaconia di Sant’Anselmo all’Aventino; card. Raymond Leo Burke, Diaconia di Sant’Agata de’ Goti; card. Kurt Koch, Diaconia di Nostra Signora del Sacro Cuore; card. Paolo Sardi, Diaconia di Santa Maria Ausiliatrice in via Tuscolana; card. Mauro Piacenza, Diaconia di San Paolo alle Tre Fontane; card. Velasio De Paolis, Diaconia di Gesù Buon Pastore alla Montagnola; card. Gianfranco Ravasi, Diaconia di San Giorgio in Velabro; card. Medardo Joseph Mazombwe, Titolo di Santa Emerenziana a Tor Fiorenza; card. Raúl Eduardo Vela Chiriboga, Titolo di Santa Maria in Via; card. Laurent Monsengwo Pasinya, Titolo di Santa Maria ‘Regina Pacis’ in Ostia mare; card. Paolo Romeo, Titolo di Santa Maria Odigitria dei Siciliani; card. Donald William Wuerl, Titolo di San Pietro in Vincoli; card. Raymundo Damasceno Assis, Titolo dell’Immacolata al Tiburtino; card. Kazimierz Nycz, Titolo dei Santi Silvestro e Martino ai Monti; card. Albert Malcolm Ranjith Patabendige Don, Titolo di San Lorenzo in Lucina; card. Reinhard Marx, Titolo di San Corbiniano; card. José Manuel Estepa Llaurens, Titolo di San Gabriele Arcangelo all’Acqua Traversa; card. Elio Sgreccia, Diaconia di Sant’Angelo in Pescheria; card. Walter Brandmüller, Diaconia di San Giuliano dei Fiamminghi; card. Domenico Bartolucci, Diaconia dei Santissimi Nomi di Gesù e Maria in via Lata.