Laici cristiani per la costruzione del bene comune nel Mezzogiorno

Conferenza con il Prof. Giuseppe Savagnone, venerdì 10 dicembre, all'Auditorum "Regina Pacis" - ore 19

Il cammino di preparazione alla 46ª Settimana Sociale vissuta lo scorso ottobre a Reggio Calabria,  ha messo in luce nonostante l’attuale momento politico  – sociale di grande smarrimento come ci sia tanta gente che ha una forte passione per il bene comune, condizione necessaria anche se non sufficiente, per una  speranza ed una concreta possibilità di bene comune per l’Italia. Persone che si spendono in tanti modi per il bene comune con esperienza e competenza e che hanno il respiro intero del bene comune (anche politico ma non solo politico). Persone che sanno coniugare un’idea di cambiamento a partire da quello che c’è già, che sa resistere alla tentazione di fuggire verso progetti utopistici e che  si rifiuta di continuare a fare per fare o a fare quello che s’è sempre fatto, a volte per pigrizia a volte per paura. Ma naturalmente ciò non basta, che fare allora? Quali percorsi concreti per il nostro territorio e la nostra comunità diocesana?

Proveremo a condividere queste domande per tracciare insieme dei percorsi possibili con il prof. Giuseppe Savagnone, direttore del Centro diocesano per la pastorale della cultura di Palermo, il prossimo venerdì 10 dicembre alle ore 19 presso l’Auditorium ‘Regina Pacis‘ (v.le XXV Aprile – Molfetta) il quale terrà una conferenza su tema: ‘Laici cristiani per la costruzione del bene comune nel mezzogiorno. Dalla Caritas in veritate alla 46ª Settimana Sociale’.

Attraverso una lettura trasversale della Caritas in Veritate, del documento dei Vescovi italiani sul meridione d’Italia, ‘Per un paese solidale. Chiesa Italiana e Mezzogiorno e del contributo elaborato nella 46ª Settimana Sociale si cercherà di delineare un ‘contorno meno indefinito al compito di trasformare il vivere sociale in città’ (CV n.7), attivando anche noi la capacità di generare grandi trasformazioni sociali. Trasformazioni necessarie considerato che come detto dallo stesso prof. Savagnone alla Settimana sociale dei cattolici italiani, ‘Convegni, denunce e preti martiri delle mafie dimostrano una volontà di reagire, ma spesso tutto questo e’ rimasto al ‘piano nobile’. C’è un ‘piano terra’, quello della pastorale ordinaria, della vita e dei problemi quotidiani delle parrocchie, dei gruppi, delle confraternite, dove ci sono chiusure prodotte da inerzie e stanchezze e dove le cose non cambiano neanche dopo un bel documento o un grande convegno ecclesiale.’

Parole che portano alla mente quelle pronunciate durante l’omelia di Benedetto XVI, lo scorso  7 Settembre 2008 a Cagliari: ‘il mondo del lavoro, dell’economia, della politica, (‘) necessita di una nuova generazione di laici cristiani impegnati, capaci di cercare con competenza e rigore morale soluzioni di sviluppo sostenibile‘.

 

 

 di Onofrio Losito

 

 

 

Giuseppe Savagnone è nato a Palermo nel 1944. E’ stato: docente di Storia e Filosofia presso Scuola Superiore ‘Umberto I’ di Palermo; direttore diocesano del Centro per la Cultura di Palermo e dell’Ufficio per la Cultura, l’Educazione, la Scuola e l’Università della Conferenza vescovile della Sicilia; Coordinatore generale del terzo Congresso delle Chiese cattoliche d’Italia; giornalista dell’Avvenire e di altre riviste culturali. Ha scritto:

– ‘Eclisse della persona. Il problema dell’aborto’, Palermo 1977;

– ‘George Sorel – Riflessione sulla violenza’, Madrid 1987;

– ‘Vangelo e cultura in Sicilia’, Napoli 1988;

– ‘Theoria. Alla ricerca della filosofia’, Brescia 1991;

– ‘La Chiesa di fronte alla mafia’, Cinisello Balsamo 1995;

– ‘Violenza, mafia e criminalità organizzata’, Casale Monferrato 1995 (autori vari);

– ‘Parole umane e Verbo di Dio. Vangelo, cultura e culture’, Roma 1996;

– ‘Evangelizzare nella post-modernità’, Torino 1996;

– ‘Comunicazione oltre il mito e l’utopia. Per una cultura conviviale’, Milano 1997;

– ‘Il Dio della differenza, Indagine su Gesù’, Torino 1998;

– ‘Il banchetto e la danza. La vita spirituale nella società post-moderna’, Milano 1999.