La “Flagellazione di Cristo” torna nella sua collocazione

Restaurata grazie all'iniziativa 'Adotta un'opera d'arte' la tela del Porta torna nella chiesa di San Pietro

Il dipinto della ‘Flagellazione di Cristo‘ di Nicola Porta è tornato nell’antica cappella della famiglia Lupis, nella chiesa di San Pietro. L’opera, restaurata grazie alla sensibilità di privati ed in particolare grazie al generoso contributo del sig. Sergio la Forgia, rientrava nell’iniziativa ‘Adotta un’opera d’arte’, promossa dall’Ufficio diocesano per i Beni Culturali e l’Arte Sacra, già nell’anno 2007.

A seguito del restauro, conclusosi nel settembre dello scorso anno, il Museo Diocesano ha dato vita ad una significativa esposizione presso la sala dei giaquinteschi, iniziata l’8 ottobre 2011 e proseguita per motivi di studio sino al 6 febbraio 2012, quando è stata ricollocata dalla ditta di restauro Lorenzoni di Polignano, con il supporto della Soc. Coop. FeArT, presso l’originaria collocazione.

La tela, commissionata dagli eredi del canonico Marino Lupis, in questi mesi posta a confronto con le altre tele presenti presso il Museo, occasione unica per gli studiosi della fortunata bottega giaquintesca, è stata presentata in un convegno pubblico il 1 novembre presso l’Auditorium ‘Achille Salvucci‘ dalla dott.ssa Maria Silvia Zaza, Ufficio Diocesano per i Beni Culturali e l’Arte Sacra, e da don Michele Amorosini, direttore del Museo.

Oggi torna invece a confrontarsi con le altrettanto pregevoli tele della chiesa facente parte dell’antico monastero benedettino: la ‘Madonna con Bambino e santi Benedetto, Scolastica, Pietro e Paolo‘ e l’ ‘Adorazione dei Magi‘. Queste, ricondotte da recenti ed avveduti studi alla mano di Saverio Porta, primo maestro del Giaquinto, unitamente a quella di suo figlio Nicola apportano ulteriore valore alla già stupenda chiesa del borgo antico.

L’iniziativa, posta in campo dal Museo Diocesano, si pone quale attuazione di quel non semplice ma affascinante ruolo di valorizzazione dell’intero patrimonio storico artistico della diocesi, facendo generare la percezione di un museo diffuso, accolto dalle storie di fede e di devozione del territorio locale. Per tale motivo la cooperativa FeArT ha inoltre predisposto dei percorsi didattici per le scuole di ogni ordine e grado e per gruppi organizzati che conducono il visitatore alla scoperta di questo patrimonio diffuso, includendo tutti i luoghi in cui sono conservate opere della scuola giaquintesca nel percorso ‘Grandi artisti in città‘.

Il Museo Diocesano, inoltre, rilancia l’iniziativa ‘Adotta un’opera d’arte‘ invitando i privati, le associazioni, le confraternite, le aziende nella meritoria realizzazione di alcuni restauri di opere conservate nel Museo e presenti nelle città della diocesi.

La tutela e la valorizzazione di un patrimonio che appartiene alla nostra identità ed alla nostra cultura, rimane un imperativo se consideriamo quanto tramandatoci come un debito nei confronti delle future generazioni.