Una vita donata

Itinerario di preparazione alla Pentecoste e alle Ordinazioni sacerdotali

In preparazione alla Festa di Pentecoste, che vedrà il dono di tre nuovi sacerdoti nella nostra diocesi sabato 26 maggio prossimo, nelle quattro città sono stati programmati degli appuntamenti di preghiera nella settimana tra il 21 e 26 maggio. Tutte le comunità, soprattutto i giovani, sono invitati (vedi manifesto)
 
Una vita donata
 
Tu come hai fatto a capire che quella è la strada per te, il modo in cui giocarti la tua intera vita?». Così mi ha detto un ragazzo di 15 anni dopo che ci siamo conosciuti in parrocchia nel periodo di Pasqua. Allora ho pensato che raccontare della propria benedetta vita così grande e fragile ad un ragazzo è la più grande possibilità che come presbiteri ci è data per dire la bellezza della vita unica e irripetibile che vince un pericolo sempre in agguato alla porta dei nostri giovani: la solitudine. Questo accadrà sabato 26 maggio per la nostra Chiesa diocesana: raccontare ‘ così come è accaduto a Pietro il giorno di Pentecoste (At 2,14ss) ‘ la bellezza della vita che impastata dall’amore di Dio è capace ancora (e nonostante tutto) di diventare dono, di mettere in circolo la gioia della risurrezione del Maestro. L’ordinazione sacerdotale di Giuseppe, Silvio e Massimo ricorderà ai nostri ragazzi che la gioia di vivere non dipende dal successo o da rivestire un ruolo in un mondo definito da ‘legami liquefatti’, ma dal fatto di occupare nel mondo e nella Chiesa il posto che Dio ha pensato per ciascuno di noi.
Il Signore chiama giovani non tanto per reclutare manovalanza nella sua vigna ma a scegliere ciò che siamo chiamati a essere: la realizzazione del sogno del profeta Gioele che Pietro quella sera di primavera richiama alla memoria ‘a tutti gli uomini di Giudea‘: ‘Io effonderò il mio Spirito sopra ogni persona; i vostri figli profeteranno, i vostri giovani avranno visioni e i vostri anziani faranno dei sogni‘.
La solennità di Pentecoste nella nostra diocesi quest’anno giunge a ricordarci che proprio perché la vita è dono, diviene anche un compito di fronte al quale siamo posti come esseri liberi e possiamo scegliere di imprigionarla per uso e consumo o farne la realizzazione del sogno di Gioele che sta a cuore a Pietro. Nel cammino verso mete tanto esigenti, ci sostiene un passo invitante del Vaticano II: ‘Legittimamente si può pensare che il futuro dell’umanità sia riposto nelle mani di coloro che sono capaci di trasmettere alle generazioni di domani ragioni di vita e di speranza’ (GS 31). 
Davanti alla propria vita un giovane può scegliere: controllare o donare, imprigionarla o servirla. Aveva ragione un grande educatore, purtroppo oggi ancora incompreso, don Milani: ‘Chi regala la propria libertà è più libero di uno che è costretto a tenersela’. Il giorno di Pentecoste quest’anno ci aiuti a regalare la libertà perché non solo i nostri tre amici ordinandi, ma tutta la chiesa diocesana ancora proclami che ‘Dio ha risuscitato Gesù, sciogliendolo dalle angosce della morte, perché non era possibile che questa lo tenesse in suo potere‘ (At 2,24). Il punto è proprio questo: sciogliere le angosce della morte e ridare concretezza al sogno di Dio che è sempre dalla parte della vita. Ci ritroveremo insieme per pregare e condividere la gioia di Silvio, Giuseppe e Massimo preparandoci alla liturgia di ordinazione per ciascuno paese della diocesi e raccontare ai ragazzi e giovani delle nostre comunità parrocchiali che una vita donata è una vita piena.
 
Nicolò Tempesta