Sono momenti di grande dolore. Per i familiari di chi è colpito e per tutti quanti hanno a cuore il nostro Paese e la convivenza civile, hanno a cuore i giovani e il mondo della scuola, che è il laboratorio di futuro per tutti, dove la cultura della vita, della legalità, della condivisione cerca tutti i giorni di affermarsi. Dove le generazioni si scambiano fiducia e speranza. Dove ragazzi e ragazze alzano la testa, con i loro insegnanti, per dire no alla criminalità organizzata, all’ingiustizia.
Colpire una scuola, dei ragazzi, va contro a tutto questo, ha un forte significato simbolico. In particolare, in un momento così difficile della vita del Paese come quello che stiamo attraversando, incupito da molte ombre tra le quali anche il riapparire, con più volti, di maestri di morte.
E, allora, una volta di più, bisogna dire forte oggi che non ci stiamo alla cultura della morte. L’abbraccio forte, sincero e dolente ai ragazzi colpiti dai folli omicidi, ai loro genitori, alla scuola e alla comunità di Brindisi, si accompagni alla ribellione civile e alla richiesta di un’azione decisa ed efficace dello Stato, diventi rilancio di una cultura di vita e di speranza che non si abbatte con le bombe e la violenza.
La criminalità organizzata deve sapere tutto questo, deve sapere che la condanna dei giovani e dell’intero Paese è più forte che mai come più forte che mai è l’impegno culturale ed educativo per sconfiggerla.
Anche la Chiesa è in prima linea accanto ai giovani e alla scuola, guidata da quel grido di Giovanni Paolo II ad Agrigento, il 9 maggio 1993, contro la “cultura di morte” (clicca qui). Un grido che oggi risuona più vibrante che mai.
Le parole di padre Lombardi. Un ‘atto orribile e vile’, che invita il Paese a reagire alla ‘provocazione’: questa la presa di posizione della Santa Sede alla notizia giunta da Brindisi. Le parole del direttore della Sala Stampa Vaticana, padre Federico Lombardi: ‘L’attentato avvenuto questa mattina a Brindisi è un fatto assolutamente orribile e vile, tanto più degno di esecrazione in quanto avvenuto nei pressi di una scuola, contro giovani del tutto innocenti. Siamo sgomenti, e mentre preghiamo per le vittime e siamo vicini alle loro famiglie ci dobbiamo augurare che non solo la città colpita, ma tutto il Paese riesca a reagire con decisione alle tentazioni di violenza e alle provocazioni terroristiche’.
Il messaggio del presidente Napolitano. ‘Profondo dolore per la perdita della giovane vita di Melissa stroncata dal barbaro attentato di questa mattina a Brindisi, per le gravissime condizioni di Veronica e per le ferite riportate da altre ragazze dell’Istituto professionale intitolato a ‘Francesca Morvillo-Falcone”. È quanto esprime il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in un ‘messaggio di cordoglio per le vittime dell’attentato’. Il capo dello Stato, ‘nello stringersi con affettuosa solidarietà ai famigliari e alla comunità scolastica, auspica e sollecita il più rapido ed efficace svolgimento delle indagini volte a individuare la matrice e i responsabili di questo sanguinoso attacco alla convivenza civile’. Il presidente della Repubblica ‘rinnova, nello stesso tempo, l’appello alla vigilanza e al fermo e concorde contrasto nei confronti di ogni focolaio di violenza eversiva’.