Adotta un’opera d’arte: Sant’Antonio da Padova

Presentazione del restauro della statua lignea di Sant'Antonio - XVII sec. Museo Diocesano Molfetta, venerdì 8 giugno 2012, ore 19.45

Il Museo Diocesano, in collaborazione con la Confraternita di Sant’Antonio di Molfetta, presenta il restauro della statua lignea del XVII sec. raffigurante il Santo francescano.

 

La statua, proveniente dall’antico duomo di San Corrado, presenta caratteri tanto insoliti quanto significativi della devozione che nei confronti del santo si diffuse ai tempo del regno di Napoli. La veste dorata, di un damascato prezioso, sembra stridere con la natura e lo spirito del santo portoghese che incontrò San Francesco d’Assisi, se non fosse inquadrata nel contesto storico, artistico e devozionale che l’ha prodotta. Depositata presso la struttura museale diocesana, dopo alcuni interventi di restauro, attuati dall’En.A.I.P. Puglia, ma non risolutivi delle criticità che la statua presentava, torna finalmente ad essere fruibile grazie all’intervento della ditta di restauri ACHG di Giuseppe e Annamaria Chiapparino di Terlizzi.
L’iniziativa, che sarà presentata presso l’Auditorium ‘A.Salvucci’ del Museo Diocesano, venerdì 8 giugno ore 19.45, mira alla ricostruzione della storia di un’opera d’arte, ma ancor più delle sue vicende e di quel contesto di fede e devozione che la rendono una straordinaria testimonianza della vita ecclesiale diocesana. La devozione per il santo dei miracoli sarà, infatti, presentata da Francesco Di Palo in una panoramica della produzione artistica sviluppata nelle quattro città della diocesi, in una visione che attraversa i secoli, le committenze e le botteghe artistiche.
Il restauro si inserisce nell’iniziativa ‘Adotta un’opera d’arte’ che vede il Museo Diocesano impegnato nella sensibilizzazione di singoli privati, imprese, associazioni alla tutela e recupero del diffuso patrimonio storico-artistico presente nelle nostre città, sovente con opere di estremo valore affidate alle esigue risorse a disposizione degli enti proprietari. Ed è grazie a questo impegno che il museo ha reso possibile l’intervento, ricevendo il sostegno di alcuni privati e della CEI che con i fondi dell’8xmille supporta l’azione meritoria di recupero e valorizzazione di opere destinate, diversamente, al disfacimento ed all’oblio.
Molto resta assolutamente da fare ma in questo senso la direzione del Museo Diocesano, affidata a don Michele Amorosini, e l’ente gestore, la Soc. Coop. FeArT, intendono profondere i propri sforzi, fiduciosi in una sempre crescente sensibilità del territorio cittadino e diocesano.
 
Restituire un’opera d’arte ai nostri figli contribuisce a consegnar loro un futuro migliore.