‘A tupertu’ , è il tema che la parrocchia San Giacomo Apostolo, in Ruvo, quest’anno ha scelto di condividere con gli animatori e i ragazzi dell’attività estiva.
La storia scelta, liberamente ispirata al romanzo di Mark Twain ‘Il principe e il povero’, oltre ad essere stata ricca di divertimento e di contenuti, era protesa a sottolineare il rapporto importante tra tradizione e cittadinanza.
La Chiesa, infatti, è tradizione vivente e trova la sua piena realizzazione quando coinvolge la vita, quando riesce a coniugare passato e presente, con passione, rispetto, delicatezza, umiltà e fermezza.
Sei settimane intense di gioco, divertimento, emozioni, preghiera, formazione e anche di fatica fisic, che si concludono venerdì 20 con una grande festa. Ma soprattutto ricche di tante gratificazioni fra cui la soddisfazione, ampiamente visibile, delle famiglie che ci hanno affidato i bambini.
I laboratori e le attività ludico-espressive pomeridiane proposte hanno coinvolto più di un centinaio di bambini d’età compresa fra i 5 e i 12 anni, stimolando in loro la creatività ma soprattutto introducendoli ad alcuni temi di grande attualità come le differenze sociali e le opportunità di vita, le vere e finte ricchezze, lo spirito di adattamento e l’apertura a nuove amicizie.
É stata un’avventura che ci ha portati un po’ a descrivere, anche se amaramente, la tradizionale corte dei Tudors, ma anche a conoscere il nostro territorio attraverso iniziative di vario genere: la pedalata lungo la zona più nuova del paese , la caccia al tesoro nel centro storico, l’uscita con visita al medievale Castel del Monte e all’agriturismo ‘Torre Sansanello’.
Sfida dell’oratorio 2012 è stata far scoprire che tutti possono sentirsi ricchi perché ricchi dentro e che è meraviglioso guardare le cose dal punto di vista degli altri, ragazzi, animatori e adulti che rendono ogni giornata unica e indimenticabile.
E come si fa a non sentirsi ricchi condividendo la propria vita, il proprio cuore, il tempo e l’attenzione, entusiasmandosi davanti ad un’oggetto creato da un bambino e osservando ogni giorno con occhi nuovi la propria parrocchia che cresce?
Lo “stare con Gesù e il suo stare con noi” ci fa maturare come persone che sanno trasformare il loro tempo in qualcosa di “unico”.
E allora ‘aTUperTu” insieme e con gioia.