RETI SOCIALI, NEW MEDIA: SPAZI DI EVANGELIZZAZIONErelazione di Padre Mazzotta per la Giornata delle Comunicazioni sociali in diocesi

Il decreto Inter mirifica del Concilio Vaticano II sugli strumenti della comunicazione sociale al n. 18 auspica che venga celebrata una giornata annuale sulle comunicazioni, perché i fedeli riflettano sulla loro importanza e si adoperino fattivamente per il perseguimento della mission ecclesiale che è quella descritta nel finale del vangelo di Matteo: «Andate [‘] e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato» (Mt 28, 19).

 

Al n. 3, lo stesso decreto aveva osservato, infatti, che «La Chiesa cattolica [‘] essendo [‘] spinta dall’obbligo di diffondere il messaggio evangelico, ritiene suo dovere servirsi anche degli strumenti di comunicazione sociale per predicare l’annuncio di questa salvezza e insegnare agli uomini il retto uso di questi strumenti. Compete pertanto alla Chiesa il diritto innato di usare e di possedere siffatti strumenti, nella misura in cui essi siano necessari o utili alla formazione cristiana e a ogni altra azione pastorale».

 

La Chiesa ritiene, dunque, utili questi strumenti per perseguire la finalità che le è propria, cioè predicare l’annuncio della salvezza come le viene comandato dal suo Signore, e rivendica altresì il diritto di insegnare agli uomini anche il retto uso degli stessi strumenti.

 

Nel messaggio che Benedetto XVI ha scritto in occasione della giornata mondiale delle comunicazioni di quest’anno, intitolato «Reti sociali: porte di verità e di fede; nuovi spazi di evangelizzazione», il Papa intende aiutarci a riflettere su come i Social Network oggi possono e devono diventare uno spazio in cui la Chiesa è chiamata a incarnare la propria mission evangelizzatrice.

 

Tra l’altro, l’adesione a Dio nella fede e nella carità trova un suo campo privilegiato d’incarnazione e di autenticazione nei rapporti che ogni uomo intesse con ogni altro uomo, sia nei rapporti diretti che attraverso le mediazioni sociali. L’uomo nella sua stessa essenza è, infatti, un essere relazionale, che costruisce la sua concreta umanità solo nell’incontro e nella comunicazione con gli altri uomini. Quest’incontro oggi avviene anche in una «nuova piazza pubblica e aperta» che è quella offerta dai Social Network, in cui, come afferma Benedetto XVI, «le persone possono condividere idee, informazioni, opinioni e dove, inoltre, possono prendere vita nuove relazioni e forme di comunità» (…)

 

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