Campo unitario a Chiaromonte

Sara Malerba

L’anno della Fede ha portato noi tutti della Parrocchia SS. Crocifisso di Terlizzi, accompagnati dal parroco Don Lello Cagnetta, a vivere l’esperienza del campo scuola estivo  presso l’Ostello ‘Chiaromonte’ situato nel grazioso paese dall’antico splendore, Chiaromonte (Pz). Eravamo all’interno del Parco Nazionale del Pollino in una splendida area verde che dominava la valle del Fiume Sinni e la diga di Monte Cotugno. Il gruppo parrocchiale composto da coppie di adulti, quattro famiglie con i rispettivi figli, da ragazzi, giovani e giovanissimi di A.C.R., ha vissuto le proprie giornate dal 6 al 13 agosto scandite da un breve momento di preghiera al mattino con lodi mattutine e riflessioni, vita di campo con giochi, tornei, caccia al tesoro, alternati ad escursioni in paese, presso la vicina città di Fardella ed infine un’escursione sul Pollino partendo da Piani di Ruggio a circa 1550 metri sul livello del mare, fino a raggiungere lo splendido Belvedere, in cui si aveva veramente la dimensione di ‘IMMENSO’. I ragazzi, alcuni alla prima esperienza, si sono ritrovati a risvegliarsi in una camera con più amici e a condividere tutto,a volte anche la precarietà ‘dell’aver dimenticato qualcosa a casa’. Don Lello e gli educatori hanno arricchito la vita di comunità con incontri e approfondimenti sulla loro Esperienza di Fede in qualità di ‘Seme che germoglia’.

Non sono mancati momenti di formazione per noi adulti, incentrati sull’Enciclica LUMEN FIDEI di Papa FRANCESCO, ritenuta come un ‘programma’ per continuare a vivere l’esperienza che ha visto tutta la Chiesa impegnata per un anno intero in tante esperienze significative. In particolare molti approfondimenti e riflessioni sono stati incentrati sulla prospettiva culturale dell’uomo moderno, ovvero l’idolatria. Un uomo ‘ come dice Papa Francesco ‘ che intende mettere se stesso sempre più al centro di tutto, ‘cha adora l’opera delle sue mani’, e che può fare a meno di DIO come se non esistesse, fino a giungere al rifiuto della fede. L’uomo moderno preferisce relegare Dio nell’alto dei cieli senza comprendere l’importanza della sua reale presenza nella vita di ogni giorno (LF 17).

In realtà per comprendere i contenuti della fede è necessario armarsi di AMORE. È l’amore che consente ai credenti di costruire la loro vita sulla roccia e non sull’instabilità della sabbia. Inoltre perché si accresca la Fede è utile recuperare il valore dei sensi: vedere, ascoltare, toccare’ e l’atmosfera offerta dal contesto ci ha permesso di coltivare in ognuno di noi tali valori. Sicuramente dei giorni vissuti in maniera intensa che ognuno di noi, a modo suo, serberà gelosamente dentro sé per affrontare al meglio il nuovo anno pastorale.