È stato il secondo anno di oratorio estivo per questa giovane Chiesa. La parrocchia “Madonna della Rosa” continua a crescere, non priva di difficoltà, insieme ai bambini e ai giovani del quartiere che rappresentano la forza e la speranza per il futuro.
Possiamo senza dubbio definire bellissima quest’esperienza se, quegli stessi ragazzi di scuola media che inizialmente stentavano ad iscriversi, ci hanno chiesto, giunti agli ultimi appuntamenti, se l’avventura non si potesse prolungare.
Sì, perché quest’anno l’oratorio è stato pensato a misura dei bimbi e dei ragazzi: i dodici incontri (tre a settimana) si sono svolti ad orari differenti, dalle 18.00 alle 20.00 per i più piccoli e dalle 20.00 alle 21.30 per i ragazzi, mentre la festa finale ha visto riunirsi tutti i protagonisti dell’oratorio per salutarsi, fare merenda e ripercorrere insieme, proiettati sullo schermo, i momenti più belli, i giochi, le preghiere e l’inno che ha fatto da cornice ad ogni risata, ad ogni sguardo d’intesa e alla consapevolezza di essere circondati da amici di cui fidarsi e su cui contare, perché l’unione fa la forza.
È stato emozionante guardare sul volto dei più piccini la gioia di rivedersi alle prese con i giochi d’acqua e di scoprirsi immortalati durante lo svolgimento degli altri giochi. I ragazzi invece, messi da parte i cellulari, in queste quattro settimane hanno riscoperto lo spirito di gruppo, la genuinità della competizione fine al gioco, per poi ritornare in fretta tutti amici, tutti uguali, tutti fratelli come Qualcuno che conosciamo bene ci ha insegnato.
Noi animatori, guidati da don Luigi e dalle sue idee originali e sotto l’occhio vigile e protettivo di don Gino, abbiamo cercato di sorprenderli durante ogni serata, proponendo loro giochi sempre nuovi e interattivi, come la “Serata in giallo”, le “Parrocchiaolimpiadi” e la “Caccia al tesoro” che si è estesa in tutto il quartiere e, senza mai perdere di vista lo spirito educativo su cui si basa l’oratorio, il divertimento ha toccato proprio tutti, sia gli iscritti, che noi animatori.
Ora che l’esperienza si è conclusa, non ci resta solo questa bella foto di gruppo; rimane la sensazione di aver imparato qualcosa dagli altri dagli amici vecchi e nuovi, dalle parole dei nostri sacerdoti. Ciò che resta più di ogni altra cosa però, è la percezione di essere divenuti per qualche istante o per sempre parte di un tutto, in comunione con Dio che ci ama e che era lì a giocare con noi, nei nostri cuori.
Marianna Palma