Riflessioni a più voci sull’Enciclica di Papa Francesco

Domenica 15 novembre, ore 19, Centro Culturale Auditorium

“Oggi l’analisi dei problemi ambientali è inseparabile dall’analisi dei contesti umani, familiari, lavorativi, urbani, e dalla relazione di ciascuna persona con se stessa, che genera un determinato modo di relazionarsi con gli altri e con l’ambiente”.  (Laudato sì – cap. IV,14)
Questo un passo dell’Enciclica di Papa Francesco “LAUDATO  SI’ “ che è stata il motivo ispiratore di un’altra iniziativa culturale organizzata dal Centro Culturale Auditorium per domenica  15 novembre 2015 alle ore 19,00 presso l’Auditorium di San Domenico in Via san Rocco a Molfetta.   
Si tratta di una  riflessione a più voci sulla seconda  enciclica di Papa Bergoglio, coordinata dal Prof. Giuseppe Cannizzaro, già Preside del Liceo Classico e Scientifico di Molfetta. All’incontro interverranno varie personalità che illustreranno l’enciclica da vari punti di vista. Relatori saranno:
Don Vincenzo di Palo che parlerà della “Dimensione etica dell’Enciclica”;
dott. Cosimo Sallustio, dirigente regionale e coordinatore di Agenda 21, che affronterà il tema “Distribuzione e risorse”;
Prof.ssa Angela Paparella che illustrerà l’argomento “Stili di vita”;
e il Prof. Ing. Donato Forenza, docente presso l’Università degli Sudi di Bari, che si soffermerà sul tema “Spiritualità ecologica e valorizzazione del paesaggio”.
La manifestazione sarà  introdotta dal Presidente del Centro Culturale Auditorium, prof. Damiano d’Elia.
Nell’enciclica “Laudato sì” Papa Francesco con coraggio e lungimiranza affronta un tema di tipo sociale ed ecologico, oltre che di fede: la tutela dell’ambiente e del Creato. Un argomento di grande attualità molto caro a Papa Bergoglio che più volte si è espresso sulla materia con grande forza: “Vorrei chiedere, per favore, a tutti coloro che occupano ruoli di responsabilità in ambito economico, politico o sociale, a tutti gli uomini e le donne di buona volontà: siamo “custodi” della creazione, del disegno di Dio iscritto nella natura, custodi dell’altro, dell’ambiente; non lasciamo che segni di distruzione e di morte accompagnino il cammino di questo nostro mondo”.