«La Comunità diocesana si associa in letizia e in preghiera a S.E. Mons. Felice di Molfetta, Vescovo emerito di Cerignola-Ascoli Satriano, per il 50° anniversario della sua ordinazione presbiterale avvenuta a Terlizzi il 29 giugno 1966 con l'imposizione delle mani del venerato Vescovo S.E. Mons. Achille Salvucci.
L'evento sarà celebrato nella Concattedrale di Terlizzi il 29 giugno 2016, alle ore 19,30, con la partecipazione del Vescovo diocesano S.E. Mons. Domenico Cornacchia, dei sacerdoti, dei Diaconi e della Comunità credente della Diocesi.»
Questo il testo del manifesto celebrativo.
Per la lieta circostanza il settimanale diocesano Luce e Vita ha dedicato il n.26 del 26 giugno per raccontare, certamente in maniera non esaustiva, i 50 anni di vita presbiterale del carissimo don Felice.
L'augurio dell'intera Comunità diocesana è espresso dal Vescovo Domenico Cornacchia nel suo editoriale: «Un pensiero augurale lo rivolgiamo in maniera particolare a S.E. Mons. Felice di Molfetta, Vescovo emerito di Cerignola-Ascoli Satriano, carissimo figlio della nostra terra, anch'egli esultante per il suo Giubileo sacerdotale. L’olio del Sacro Crisma, con il quale furono consacrate le sue mani e il suo capo, è fluito con abbondanza negli anni di ministero sacerdotale, ancor più in quelli di Episcopato, e nel competente contributo alla riflessione e al rinnovamento liturgico in Italia. (…) con l’augurio che possa lasciar fluire ancora la sua benedizione su di noi.
In Spirito e Verità.»
Cenni biografici
Mons. Felice di Molfetta è nato a Terlizzi (diocesi Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi e provincia di Bari) il 7 aprile 1940. Ha frequentato la scuola media ed il ginnasio nel Seminario Diocesano di Molfetta, il liceo ed il corso filosoficoteologico nel Pontificio Seminario Regionale della medesima località. Ha conseguito la Laurea in teologia presso la Pontificia Università Lateranense e dal 1974 al 1977 ha frequentato il Pontificio Istituto S. Anselmo in Roma conseguendovi la Licenza in Liturgia. È stato ordinato sacerdote il 29 giugno 1966. Ha pubblicato numerosi studi e articoli su alcune riviste teologiche, quali: Rivista di Scienze Religiose; Servizio della Parola; Bollettino Diocesano; Rivista di Liturgia (C.A.L.). Da Diacono ha ricoperto l’incarico di Prefetto d’Ordine nel Seminario Vescovile di Molfetta durante l’anno scolastico 1965-1966, in seguito è stato nominato Vicerettore-Economo nel Seminario Diocesano dall’ottobre 1966 al 1974; Rettore del Seminario Diocesano di Molfetta dal 15 settembre 1976 al 1986; Docente di Teologia Sacramentaria e di Introduzione alla Liturgia negli Istituti di Scienze Religiose di Trani e di Nardò; Condirettore del Settimanale Diocesano “Luce e Vita”; dal 1977 Docente di Liturgia presso l’Istituto Teologico Pugliese di Molfetta (Bari) e presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose a Bari. Canonico del Capitolo di Terlizzi dal 23 ottobre 1978 e Cappellano di Sua Santità dal 1982. Ha insegnato Religione nella Scuola Media e nell’Istituto Professionale per il Commercio di Molfetta. É stato Parroco della Parrocchia “Immacolata” in Terlizzi dal 1° ottobre 1986; Assistente Spirituale dei “lupetti” e dell’Associazione Parrocchiale S. Giovanni Bosco della GIAC.; Vicario Episcopale per la Pastorale dal 29 giugno 1994; Presidente della Commissione Diocesana per i Beni Culturali e l’Arte Sacra, e Direttore dell’Ufficio Diocesano di Arte Sacra; Cerimoniere vescovile. Inoltre ha svolto l’ufficio di Guida Spirituale delle Suore Missionarie dell’Oratorio in Giovinazzo; Responsabile Regionale della Commissione Liturgico-Pastorale; Membro della Consulta Nazionale della C.E.I. per la Liturgia, e infine Membro del Centro di Apostolato Liturgico.
Il 29 aprile 2000 è nominato vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano; riceve la consacrazione episcopale il 1º luglio dello stesso anno. Sempre nel 2000 diventa segretario della Commissione Episcopale per la Liturgia della Conferenza episcopale italiana. Al termine del suo mandato quinquennale, nel 2005 diventa presidente della stessa commissione.
Il 1º ottobre 2015 papa Francesco accoglie la sua rinuncia al governo pastorale della diocesi per raggiunti limiti di età.