Papa: Azione Cattolica sia in mezzo alla gente, aperta e audace

Dal discorso al Forum internazionale di AC, giovedì 27 aprile

L’Azione cattolica “non può stare lontano dal popolo, ma viene dal popolo e deve stare in mezzo al popolo”.
Ne è convinto Papa Francesco. Intervenuto al Congresso del Forum internazionale di  Azione cattolica (Fiac) in corso nell’Aula del Sinodo sul tema “Azione cattolica è missione, con tutti e per tutti”, il Pontefice avverte: “Dovete popolarizzare di più l’Azione cattolica”.
Di qui l’importanza di “condividere la vita della gente e imparare a scoprire quali sono i suoi interessi e le sue ricerche, quali sono i suoi aneliti e le sue ferite più profonde; e di che cosa ha bisogno da noi. Ciò è fondamentale per non cadere nella sterilità di dare risposte a domande che nessuno si fa. I modi di evangelizzare si possono pensare da una scrivania, ma solo dopo essere stati in mezzo al popolo e non al contrario”.
Per Francesco, un’Ac “più popolare, più incarnata” che accoglie persone ferite o con un passato o presente difficile è “una sfida alla maternità ecclesiale” dell’associazione stessa per “ricevere tutti e accompagnarli nel cammino della vita con le croci che portano sulle spalle”. 
Tutti, assicura, “possono partecipare a partire da ciò che hanno e con quel che possono. Per questo popolo concreto ci si forma. Con questo e per questo popolo concreto si prega” e, sottolinea Francesco “c’è tanta saggezza nel nostro popolo”.
Di qui l’invito ad aguzzare la vista “per vedere i segni di Dio presenti nella realtà, soprattutto nelle espressioni di religiosità popolare. Da lì potrete capire meglio il cuore degli uomini e scoprirete i modi sorprendenti con cui Dio agisce al di là dei nostri concetti”.

 
“Quiero una Acción Católica en este pueblo, la parroquia, en la diócesis…
“Voglio un’Azione Cattolica tra la gente, nella parrocchia, nella diocesi, nel paese, nel quartiere, nella famiglia, nello studio e nel lavoro, nella campagna, negli ambiti propri della vita. È in questi nuovi areopaghi – ha raccomandato Francesco, partendo dal tema del Forum ‘Azione Cattolica in missione con tutti e per tutti’- che si prendono decisioni e si costruisce la cultura”.
“La Accion Catolica tuvo tradicinalmente…
Se l’Azione Cattolica – ha ricordato il Papa – ha per tradizione quattro pilastri “la Preghiera, laFormazione, il Sacrificio e l’Apostolato” su cui poggiarsi secondo il momento storico, oggi è “l’apostolato missionario” ad avere priorità, sapendo “che senza preghiera, sacrificio e formazione non c’è frutto”. Da qui l’invito: “formate” adeguandovi ad ogni realtà. “Per animare una felice amicizia con Gesù”: “pregate”, ponendo “il cuore nei bisogni del popolo, nelle sue sofferenze e nelle sue gioie”, “cosi eviterete di stare a guardare continuamente voi stessi”. “Sacrificatevi”, “non per sentirvi più puliti” ma per fare il bene degli altri. Evangelizzare “non è un progetto di proselitismo”, perché la Chiesa “cresce per attrazione”.
“Es vital renovar y actualizar el compromiso de la Acción Católica para la evangelización…
Per questo “è  vitale – ha sottolineato Francesco – rinnovare e aggiornare l’impegno dell’Azione cattolica per l’evangelizzazione, giungendo a tutti, in tutti i luoghi, in tutte le occasioni, in tutte le periferie esistenziali, veramente, non come una semplice formulazione di principi”.
“Dovete incarnarvi concretamente” – ha chiesto Francesco – nella Chiese diocesane, a partire dalle parrocchie. “La parrocchia – ha detto – non è passata di moda”.
“No pueden ser de esos grupos tan universales que no hacen pie en ningún lado, que…
“Non potete essere come quei gruppi tanto universali che non hanno una base in nessun posto, che non rispondono a nessuno e vanno cercando ciò che più li aggrada di ogni luogo”.
“Eviten caer en la tentación perfeccionista de la eterna preparación…
Evitate “la tentazione perfezionista dell’eterna preparazione per la missione e delle eterne analisi, che quando si concludono sono già passate di moda o sono superate”.
E, ancora “che sia la realtà a dettarvi il tempo”.
“Se aprende a evangelizar evangelizando, como se…
“S’impara a evangelizzare evangelizzando, come s’impara a pregare pregando, se il nostro cuore è bendisposto”.
Dunque sia presente l’Azione Cattolica in politica, nell’impresa, nelle professioni, “non perché ci si creda cristiani perfetti e formati, ma per servire meglio”, specie nelle carceri, negli ospedali, nelle strade, nelle baraccopoli, nelle fabbriche, “è indispensabile” – ha ammonito Francesco – o sarete degli “esclusivisti”. E non alimentate “un fariseismo ipocrita”, non burocratizzate l’adesione, “c’è bisogno di misericordia attiva”, “non siate dogane” – esorta – “non potete essere più restrittivi della stessa Chiesa né più papisti del Papa. Aprite le porte”, anche a quanti vorranno far parte dell’Azione Cattolica ma apparentemente non sono in condizioni di farlo: genitori non sposati in Chiesa, “uomini e donne con un passato o un presente difficile ma che lottano, giovani disorientati e feriti”. E’ una sfida “accompagnarli nel cammino della vita con le croci che portano sulle spalle”.
Infine, “non clericalizzate il laicato”.
“Sean audacesno son más fieles a la iglesia porque estén esperando…
“Siate audaci, non siete più fedeli alla Chiesa se aspettate a ogni passo che vi dicano che cosa dovete fare”.