La mappa dell’8xMille restituito al territorio

di Luigi Sparapano

Siamo in periodo di dichiarazione dei redditi con relativa firma per la destinazione dell’8xMille. Anche in televisone si ripetono gli spot di “Chiedilo a loro” in cui sono presentati volti di persone, laiche o consacrate, che dedicano la propria vita agli altri in progetti sostenuti dai fondi dell’8xMille. 
Entrò in vigore il 1° gennaio 1990 il nuovo sistema di sostegno economico alla Chiesa che eliminava i contributi diretti dello Stato e introduceva una forma di partecipazione determinata dalle libere scelte dei cittadini. Ogni anno, infatti, l’otto per mille del gettito complessivo dell’Irpef è destinato a scopi sociali, religiosi e umanitari e spetta proprio a noi contribuenti deciderne l’assegnazione, scegliendo tra Stato, Chiesa cattolica e altre confessioni religiose. Nell’ultimo anno si registra un trend positivo, con 80,9% di firme per la Chiesa cattolica, in ripresa rispetto all’80,2% del 2015. 
Volendo dare massima trasparenza della gestione di questo “bene comune” la Chiesa ha da anni predisposto un sito con la mappa dettagliata dei singoli progetti di finanziamento, diocesi per diocesi, progetto per progetto, e il rendiconto annuale predisposto dalla CEI. Un progetto di trasparenza unico e innovativo, che supera gli obblighi di legge sulla pubblicazione del rendiconto annuale 8xmille alla Chiesa cattolica (art. 44 della legge 222/85).
Migliaia di interventi per la carità e la pastorale a livello nazionale e nelle 226 diocesi italiane, per i progetti caritativi e umanitari nei paesi in via di sviluppo e per il sostentamento dei sacerdoti diocesani impegnati nelle nostre parrocchie o in missione nei paesi poveri.
Navigando nella mappa è possibile localizzare regione e diocesi e vedere elencate anche le nostre opere diocesane ripartite tra: Beni culturali, Carità, Edilizia di culto. Per ciascun ambito essa presenta l’immagine del luogo destinatario di finanziamenti, la località, l’importo e le annualità. Cliccando sul progetto compare la geolocalizzazione in cui è situato, una descrizione sintetica del progetto stesso e alcune foto dello stato dei lavori. 
Così, aprendo il progetto di edilizia, ad esempio, del Nuovo complesso parrocchiale Madonna della Rosa troviamo destinati € 2.673.000 dal 2008 al 2011 con la descrizione: «Il complesso si inserisce in un quartiere di nuova espansione alla periferia sud est della città di Molfetta, compreso tra la linea ferroviaria e le due arterie di traffico extraurbano della S.S. 16 bis Bari-Foggia e della Strada Provinciale per Terlizzi. Il progetto dell’intero complesso fa propria la concezione classica della integrazione fra edilizia e monumenti, ed il principio di continuità del tessuto urbano per contrastare la crisi d’identità del disgregato quartiere nel quale si inserisce».
Oppure, in ambito Carità, il progetto La casa di Santa Luisa, finanziato in tre annualità per «consolidare ed ampliare le attività del Centro diurno socio-educativo per minori a rischio di emarginazione, povertà e devianza che vivono il dramma di nuclei familiari disgregati, all’interno di un ambiente culturale medio borghese, con una rilevante quota di operai, disoccupati e persone extracomunitarie…». 
Diversi gli interventi in ambito Beni culturali, come quello della Chiesa dell’Annunziata, in Ruvo di Puglia per «Consolidamento e restauro con revisione o sostituzione infissi esterni, sostituzione pavimentazione interna e impermeabilizzazione copertura, bonifica delle murature dall’umidità, interni, campanile. Adeguamento impianto elettrico» per un importo di € 110.564 dal 2014 al 2015 con tanto di foto degli interventi realizzati; o alla Chiesa di Santa Maria della Misericordia, in Giovinazzo: € 90.664 per «Consolidamento e restauro dell’intero immobile in avanzato stato di degrado statico e manutentivo.»
«La Chiesa italiana riceve, grazie alle firme dei contribuenti italiani, circa 1 miliardo di euro l’anno… ma l’impatto delle attività nel campo socio-assistenziale è di circa 11 miliardi di euro l’anno, cioè la Chiesa moltiplica il miliardo ricevuto per 11 volte». Lo abbiamo già fatto in passato, ma questo settimanale tenterà di presentare volta per volta tutti i diversi progetti finanziati dall’8xMille perchè così risulta più evidente come i nostri soldi si trasformano concretamente in opere e speranza concrete per tantissime persone.