“Corri per il Bello” Prima Edizione

Ruvo di Puglia, domenica 29 ottobre 2017

 

Tutte le info su: www.corriperilbello.it

Si chiama “Corri per il Bello” la I Edizione della corsa campestre che l’Associazione C.A.S.A. don Tonino Bello organizza il 29 ottobre, in collaborazione con la SSD Netium di Giovinazzo, con il patrocinio della ASL Bari e dei Comuni di Molfetta Ruvo Giovinazzo e Terlizzi.

L’iniziativa inaugura il calendario delle celebrazioni della Diocesi di Molfetta, Ruvo, Giovinazzo e Terlizzi per i venticinque anni dalla morte di don Tonino, in un giorno significativo: il trentacinquesimo anniversario della sua consacrazione episcopale che avvenne a Tricase il 30 ottobre 1982.

La manifestazione è rivolta ai podisti amatoriali ed agonisti di tutte le età, della Diocesi di Molfetta, Ruvo, Giovinazzo, Terlizzi oltre che dei paesi limitrofi. La corsa campestre si disputerà su due circuiti: uno amatoriale ed uno professionistico, entrambi all’interno dell’Associazione C.A.S.A.

A ridosso del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, sita sulla strada provinciale Ruvo – Calendano, la C.A.S.A è parte dell’eredità del compianto vescovo di Alessano. Questi luoghi significativi saranno la cornice naturalistica della manifestazione sportiva.
Attraverso questa giornata, l’Associazione C.A.S.A. vuole aprire le sue porte a quanti non conoscono o desiderano riscoprire questi luoghi, nel segno di ciò che ci ha insegnato don Tonino: “Da soli non si cammina più”.
Sarà una giornata di festa, con l’animazione e la guida esperta degli ospiti della comunità coinvolti nello staff organizzativo.

Fondata nel 1984 con la collaborazione di un gruppo di volontari, l’Associazione C.A.S.A. si è contraddistinta nella lotta contro ogni tipo di devianza e di dipendenza. Un progetto audace che cerca di offrire aiuto e cura oltre a creare le condizioni del cambiamento.
Nell’Associazione ci si prende cura della persona umana nella sua irrinunciabile dignità: in oltre trent’anni è stata offerta ad oltre seicento ospiti. Ancor oggi don Tonino ci ripeterebbe che “c’è ancora posto per le opere di misericordia e che amare il fratello tagliato fuori dalla festa della vita non significa soltanto sottoporlo a lunghe procedure diagnostiche o ricostruire l’estenuante anamnesi dei suoi mali, ma è anche e soprattutto prestargli le cure di pronto soccorso e tamponargli l’emorragia”. E parafrasando Sant’Agostino ci spronerebbe ad “aiutare il prossimo con il quale cammini, per poter giungere a Colui con il quale desideri rimanere”.

All’ingresso della C.A.S.A., quelle parole di don Tonino Bello riecheggiano tra i filari di pino, dove è parcheggiata la sua Uno verde metalizzata. Su quel “passo degli ultimi”, accanto a chi fa più fatica, il 29 ottobre si correrà per il Bello.

Tutte le info su: www.corriperilbello.it