Piena solidarietà al prof. Matteo d’Ingeo, coordinatore del “Liberatorio politico” di Molfetta, per la reiterata intimidazione procurata presso la sua abitazione, con notevoli danni materiali, ma soprattutto con deliberata violenza psicologica e morale che arriva a travalicare addirittura la “soglia di casa” e mette a serio rischio l’incolumità delle persone.
Altri episodi avevano già colpito d’Ingeo e proprio il 16 maggio scorso si era concluso il processo per l’aggressione personale subita nell’aprile 2016. Evidentemente il suo impegno contro l’illegalità, l’inciviltà, l’abusivismo commerciale, tocca interessi molto forti e la sua voce resta isolata nel panorama cittadino.
Chiediamo alle Istituzioni locali e alle Forze dell’Ordine di alzare il livello di guardia e affrontare con più determinazione tali situazioni di illegalità che generano violenza.
Anche alle associazioni civili ed ecclesiali, nonché agli organi di informazione, è richiesto di intensificare l’impegno a vigilare, ad essere osservatori critici sulle dinamiche del territorio e di non abdicare all’impegno educativo per la legalità.
Il settimanale Luce e Vita aderisce all’assemblea pubblica di protesta annunciata dal presidio Libera di Molfetta e dall’Azione Cattolica.