Sono stati sottoscritti venerdì 10 maggio i documenti che danno ufficialmente il via alla collaborazione fra la Comunità Oasi2 San Francesco Onlus di Trani e l’Associazione C.A.S.A ‘Don Tonino Bello’, per la gestione della Comunità C.A.S.A (Comunità di Accoglienza, Solidarietà e Amicizia), fondata l’8 dicembre 1984 dal Servo di Dio don Tonino Bello. La CASA ospita in Contrada Parco del Conte, a Ruvo, sulla provinciale per Calentano, tossicodipendenti e alcodipendenti.
L’accordo di collaborazione è stato sottoscritto da Mons. Domenico Cornacchia, vescovo della diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, in qualità di presidente dell’Associazione C.A.S.A ‘Don Tonino Bello’ e da Gianpietro Losapio, presidente della Comunità Oasi2, al termine del ritiro spirituale dei sacerdoti della diocesi. Presente anche Mons. Leonardo D’Ascenzo, vescovo della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie, per esprimere la vicinanza della diocesi tranese in questo percorso di sinergia e collaborazione. L’accordo sottoscritto nasce con l’obiettivo di rafforzare e qualificare ulteriormente la presa in carico terapeutica delle persone con dipendenza, con l’impegno di allargare il campo d’azione, occupandosi anche delle dipendenze non da sostanza, come la dipendenza da gioco d’azzardo patologico e dell’accoglienza di persone in astinenza.
«Siamo qui per salutare un nuovo inizio», ha dichiarato Giulio Pisani, vicepresidente dell’Associazione C.A.S.A, rivolgendosi ai sacerdoti presenti, «e la vostra presenza qui, oggi, dà solennità a questo passaggio. La Comunità C.A.S.A intraprende la strada dell’ammodernamento, grazie alla collaborazione e al sostegno della Comunità Oasi2, che offre rassicuranti garanzie sia per i lavoratori che per l’impegno professionale della presa in carico terapeutica dei nostri ospiti. L’associazione C.A.S.A continuerà ad esistere e ad essere punto di riferimento per tutti i fedeli. Ringrazio tutti, non come chi conclude un percorso, ma con l’entusiasmo di un nuovo inizio. Un pensiero di ringraziamento a tutte le colonne portanti di questa Comunità che, in questi 35 anni, hanno creduto nel progetto di accoglienza di don Tonino e con il proprio servizio hanno contribuito a rendere possibile il suo sogno».
«Abbiamo messo insieme – così il presidente della Comunità Oasi2 San Francesco – due storie, due traiettorie, due sogni: quello di don Tonino, che fortemente volle la sua Comunità CASA, e quello di alcuni giovani obiettori di Trani, che affamati di giustizia, fondarono la Comunità Oasi2. La nostra è un’impresa, ma è anche una comunità, che si occupa degli ‘scarti’, di coloro che sono rimasti fuori, al margine. Negli anni, le dipendenze sono molto cambiante, si sono diversificate e sono diventate più subdole, come sanno molto bene i parroci qui presenti, spesso destinatari di richieste d’aiuto. Ecco perché servono nuove forze, nuovi saperi, grandi capacità di andare oltre. Fondamentale la vicinanza delle due Comunità ecclesiali e la protezione dei due Pastori, don Mimmo e don Leonardo che, ribadendo la centralità dei giovani nella pastorale delle due rispettive diocesi, hanno deciso di sostenere questa nuova sfida».
Mons. Leonardo D’Ascendo, in visita per la prima volta nella Comunità CASA ha commentato: «è un posto particolarmente bello e significativo e la presenza di Don Tonino Bello, che si avverte molto forte qui, dà a tutti una motivazione particolare. Mi sento personalmente coinvolto in questo percorso di collaborazione e non posso che esprimere tutta la mia vicinanza all’impegno delle due Comunità».
di Enrica D’Acciò