Chiesa locale - Ruvo

#DonBoscoaRuvo#ioc’ero 90 anni di vita della comunità salesiana ruvese

Si concludono le celebrazioni per il 90°

Cronaca di una giornata memorabile (articolo del 15 settembre 2019)

Era il 6 novembre 1929… e il sogno continua!

“L’anno del Signore 1929, sotto il glorioso pontificato di S.S. Pio XI, reggendo lo stato il Re Vittorio Emanuele III, la diocesi Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Andrea Taccone e l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, la Rev.ma Madre Luisa Vaschetti, segna la data di fondazione dell’Istituto Sacro Cuore in Ruvo di Puglia”.
La cronaca della comunità, scritta quotidianamente da una delle suore e conservata gelosamente nell’archivio storico della casa,  racconta in data 6 novembre 1929, alla prima pagina,  dell’arrivo a Ruvo di Puglia delle prime Figlie di Maria Ausiliatrice. Erano partite da Napoli alle 8.30 e arrivarono alla stazione di Ruvo alle 19.30, attese dalla macchina mandata dalla loro benefattrice, la nobildonna Angela Fenicia.
La prima comunità è formata da Sr Ida Perotti, proveniente da Pavia e direttrice della nuova opera, sr Emilia Giarrusso (molisana), Sr Rosina Zito (pugliese) e Sr Antonietta Liccardi (campana) che portano in una piccola cittadina del Sud, così legata alle sue tradizioni religiose e socio-culturali, un’aria di insolita interculturalità.
È un giorno che lascerà una traccia significativa perché segna fortemente la storia della città rubastina, sia a livello sociale che culturale, con le molteplici attività di aggregazione e di formazione che, nello stile di don Bosco e M. Mazzarello,  furono  da subito  avviate.
Gli scopi dati dalla Sig.na Fenicia, che donava il suo palazzo di famiglia con una generosità straordinaria,  rivelano una lungimiranza davvero  eccezionale per una nobildonna di provincia. Infatti nascono subito attività straordinarie per gli anni ’20 quali:

Scuola professionale con il laboratorio di taglio e cucito, ricamo, maglieria. Attrae immediatamente tante giovani donne che, in una società rurale dei primi del Novecento, non avevano altra alternativa per la loro crescita umana e professionale. Interessante notare come da questa attività formativa, che sicuramente prevede anche piccoli elementi di avvio all’autoimprenditorialità ante litteram, nascono tanti piccoli laboratori artigianali che danno vita al settore confezioni e abbigliamento;

Doposcuola e scuola alle analfabete: è un grande contributo alla promozione della donna e non solo, e continuerà poi come Scuola materna ed elementare fino ai nostri giorni, accompagnando la crescita umana e culturale di tante generazioni di uomini e donne affermatisi poi nei più svariati ambiti professionali e sociali;

Oratorio festivo e catechismo: introduce la bellezza del gioco e delle attività ludico-ricreative, le feste e le gite, la musica e il teatro che aggregano e affascinano tante generazioni di bambini, ragazzi, giovani e anche meno giovani. Ci sembra doveroso evidenziare come da questa scuola di vita siano nate tante vocazioni alla vita religiosa femminile (non solo salesiana) oltre che vocazioni alla vita sacerdotale.

Sono presenti tutti gli elementi più peculiari del Sistema Preventivo, che si può riassumere nel trinomio caro a Don Bosco: allegria, studio/lavoro e preghiera.

L’educazione alla fede, che nella Pedagogia Salesiana si traduce in Educare evangelizzando ed Evangelizzare educando, è sempre stata un impegno primario delle FMA e, dagli anni ’90 si è esplicitata anche nell’impegno a formare gli animatori. E’ un impegno non solo ad intra per preparare gli animatori dell’Oratorio, ma che si estende anche alle Parrocchie (che chiamano le suore per l’Oratorio parrocchiale) e perfino a livello diocesano quando, con don Tonino e poi don Donato Negro, ha un grande impulso la PG e la scuola di formazione degli animatori si tiene a Ruvo Istituto Sacro Cuore, con il contributo insostituibile di diverse giovani FMA.

È evidente che la fecondità vocazionale è sicuramente da considerare il termometro della qualità educativa e formativa che tanto l’Oratorio che la Scuola e tutta l’opera salesiana di Ruvo hanno raggiunto in questi 90 anni.
Oggi, a distanza di quasi un secolo, la sfida a cui le Figlie di Maria Ausiliatrice hanno inteso rispondere a partire da settembre 2016  è stata quella di ricollocarsi sul territorio, sia a livello educativo che sociale, per risignificare la presenza del carisma salesiano a Ruvo di Puglia.
La risposta ha visto la comunità impegnata su più fronti, in una progettualità sostenuta da una rete molto ampia sul territorio. Il criterio prioritario adottato per questo percorso è infatti il LAVORO IN RETE SUL TERRITORIO.
Finalità precipua di questo anno di celebrazioni che si inseriscono nel processo di risignificazione che l’opera salesiana di Ruvo sta portando avanti negli ultimi anni, sono:

  • Ripercorrere novant’anni di storia, analizzare i cambiamenti storici avvenuti, raccontare le storie che hanno dato impulso all’ente.
  • La Scuola Professionale è oggi il CIOFS/FP Puglia, Centro di Formazione e Agenzia per il Lavoro accreditati presso la Regione Puglia, che opera con risorse umane competenti e preparate a favore degli adolescenti in obbligo di istruzione, giovani in cerca di lavoro e di competenze, donne, immigrati, disoccupati di varie età;
  • Il doposcuola fa parte del Progetto Oratorio ed è portato avanti da giovani e adulti, animatori e volontari, che mettono a disposizione competenza e passione educativa;
  • l’Oratorio festivo ha moltiplicato le energie per trasformarsi in Oratorio quotidiano, che sta seguendo un percorso di progettualità condivisa, grazie al progetto denominato “Rilancio dell’Oratorio” guidato dalla Prof.ssa Francesca Busnelli dell’Università Pontificia Salesiana – Roma.
  • Sottolineare la valenza educativa di una istituzione che è da sempre punto di riferimento per tanti ruvesi.

La comunità FMA dell’ Istituto Sacro Cuore di Ruvo, benché ridotta di numero, oltre a partecipare alla cabina di regia di Ruvo SOLIDale, ha lavorato costruendo e/o potenziando sinergie con Caritas diocesana e cittadina, Caritas parrocchiali, Assessorato alle Politiche Sociali di Ruvo di Puglia, Membri della Famiglia Salesiana di Ruvo, Noi x Voi e altre associazioni del privato sociale, impegnandosi in maniera privilegiata nella formazione dei laici.

L’esperienza della mensa cittadina, nata da una indagine sulle povertà del territorio e sperimentata sin da ottobre 2016, è la prova di una volontà di rimettersi in gioco e dare un segno di vicinanza e prossimità alla gente, come Chiesa in uscita, che vive il servizio quale carta di identità della propria appartenenza al Signore Gesù e al suo Vangelo.

Il progetto IncludiAMO infatti, realizzato in collaborazione con Caritas Diocesana e Coordinamento Cittadino di Ruvo, la rete di Ruvo SOLIDale promossa dal Comune di Ruvo di Puglia con Associazioni del Terzo Settore e oltre una 50ina di volontari, provenienti anche dalle Caritas Parrocchiali, ha servito, da ottobre 2016 a tutt’oggi, una media tra 55 e 25 pasti al giorno, dal lunedì al venerdì (compreso il giorno di Natale).

Il vero miracolo che abbiamo visto in questi anni è il crescere e perseverare di tanti volontari (molte donne ma anche giovani e uomini) che si dedicano alle varie fasi del progetto: dalla raccolta delle eccedenze alimentari (pane, frutta e verdura) alla pulizia di verdure e ortaggi, la preparazione dei pasti e la loro distribuzione. La parola chiave di tutto sembra essere sicuramente la formazione

Un percorso di formazione sistematica dei volontari, su temi come la relazione d’aiuto, il team working e la Evangelii Gaudium di Papa Francesco, ha contribuito a consolidare la motivazione e l’impegno in un servizio gratuito a favore dei più bisognosi, nello stile di prossimità e di condivisione tipico di quella Chiesa del grembiule tanto cara a don Tonino Bello

Il progetto si propone di rispondere non solo ai bisogni strettamente materiali, ma guarda a tutta la persona portatrice di disagio ai vari livelli. Risulta pertanto particolarmente significativa l’attività di volontari ed esperti dello Sportello IncludiAMO, che gestisce i colloqui con le persone bisognose e indigenti, accompagnandole nella presa di coscienza delle proprie capacità residue, delle risorse latenti che è ancora possibile attivare, per migliorare la propria vita e quella della propria famiglia. A tanti vengono proposti altri servizi (dell’ASL o del Comune), corsi di formazione professionale per disoccupati o piccoli impegni da portare a termine, specie per le donne che ricevendo i viveri, sono ancora capaci di preparare da sé un pranzo.

La comunità, in collaborazione  con i volontari e collaboratori laici, continua il processo di ridisegno dell’opera FMA in Ruvo di Puglia, perché sia presenza sempre più significativa sul territorio.

Coinvolgere e formare giovani e laici adulti è la strada che stiamo cercando di percorrere per arrivare all’obiettivo di costruire un progetto socio-educativo da portare avanti nella corresponsabilità, all’interno di una Fondazione di partecipazione, di prossima costituzione.

Un anno intero di celebrazioni per il novantesimo di storia dell’Istituto Sacro Cuore ha avuto numerosi appuntamenti:

8 dicembre 2018            Inaugurazione del nuovo campo di calcetto in erbetta sintetica

23 gennaio 2019             Solenne apertura dei festeggiamenti con il Vescovo Mons. Cornacchia e il Sindaco Prof. P. Chieco

26 maggio 2019              Inaugurazione dell’edicola di Maria Ausiliatrice in via Acquaviva con il Nunzio in Perù Mons. N. Girasoli

15 settembre 2019         grande rimpatriata di FMA ruvesi o che hanno operato a Ruvo, per un abbraccio con i rispettivi exAllievi/e, ex Oratoriani/e, Salesiani Cooperatori, volontari, amici e collaboratori a vario titolo.

E per chiudere in bellezza, ci resta l’appuntamento finale di sabato 16 e domenica 17 novembre 2019 quando concluderemo i festeggiamenti con lo spettacolo “Dal 1929… un sogno  che continua”  a cura di Annabella Tedone (Kuziba Teatro) con la partecipazione di Oratoriani – Animatori – Volontari – Exallieve.

In quest’ultimo appuntamento saranno presenti Sr MARIJA PEČE, Membro del Consiglio Generale FMA in visita canonica a Ruvo, Sr MARA TAGLIAFERRI – Ispettrice dell’Ispettoria  Meridionale “Madonna del Buon Consiglio”  e le autorità civili.
Alla luce di un intero anno di celebrazioni, incontri e approfondimenti, siamo sempre più convinti che le Figlie di Maria Ausiliatrice a Ruvo di Puglia non hanno solo una gloriosa storia da raccontare, ma ancora una grande storia da costruire.

E Don Bosco conta anche su di te!