Carissimi,
per i motivi che conoscete molto bene, quest’anno le liturgie della Settimana Santa saranno celebrate nelle nostre chiese a porte chiuse.
Sarà così per tutti! Anche per Papa Francesco.
Grazie, però, ai potenti mezzi di comunicazione, tutti i riti potranno essere seguiti alla televisione, sapen-do tuttavia che la partecipazione «tramite schermo» mai potrà eguagliare, per intensità ed efficacia, quella «dal vivo».
Noi sacerdoti di Giovinazzo, in segno di comunione affettiva ed effettiva, abbiamo deciso di celebrare i sacri riti radunandoci tutti insieme nella chiesa dell’Immacolata.
Volendo sentirvi vicini nella preghiera, abbiamo pensato inoltre di trasmettere le liturgie tramite strea-ming. Quelli di voi, pertanto, che hanno la possibilità di usufruire di internet, potranno facilmente connet-tersi con noi e seguire le dirette.
Ci auguriamo con tutto il cuore che questa eccezionale situazione di emergenza che ci costringe a rima-nere nelle nostre abitazioni, non porti più di qualcuno a considerare inutile e senza valore questo modo alternativo di partecipare al mistero centrale della nostra fede. Questo nostro pensiero è rivolto a tutti, in particolare alle famiglie e ai giovani che fino ad ora hanno vissuto i momenti liturgici della Settimana Santa nelle proprie parrocchie.
Anzi, siamo certi che quella di quest’anno sarà una Pasqua che potrà arricchirci soprattutto nella dimensione interiore.
Lo Spirito Santo che soffia dove e come vuole, vi raggiunga in questi giorni così solenni e vi doni la grazia di unirvi profondamente al mistero della morte e risurrezione di Gesù «per sentire sempre in voi i benefici della redenzione» (dalla Liturgia) e attingere da esso la speranza di una rinascita personale e sociale.
Fraternamente
I sacerdoti di Giovinazzo.