Ufficio liturgico

Triduo in famiglia: Sabato santo, giorno dell’amore silente

11 aprile 2020

(Rupnik)

Ed eccoci al Sabato santo, giorno dell’amore silente perché lo Sposo è nel sepolcro.
Abbiamo vissuto tutta la Quaresima come un lungo Sabato santo di silenzio e senza riti. In questo giorno vediamo passare dinanzi ai nostri occhi quelle persone che avendo riposto tutta la loro fiducia in Gesù, seppelliscono insieme a Lui le loro speranze.
Giuseppe d’Arimatea, Nicodemo, Maria di Magdala, «le donne che erano venute con Lui dalla Galilea» (Lc 23,55), affascinate dalla sua persona e dal suo insegnamento. Come queste persone anche noi abbiamo  qualcosa da porre nel sepolcro. Seppelliamo le nostre delusioni, le nostre ferite, le nostre paure. Seppelliamo quanto è passato, quanto ormai è stato. Lì, nel sepolcro, abbandoniamo tutto: la nostra amarezza e il nostro rancore per non utilizzarli più come armi o come rimprovero verso gli altri. Nel sepolcro mettiamo la nostra vita, così come l’abbiamo vissuta finora, nella speranza che con Cristo risorgerà trasformata e rinnovata.

(Rupnik)
Celebrare il Sabato santo in casa

Per quanti sono in casa, questo giorno potrebbe essere consacrato al silenzio, con l’aiuto di alcuni segni che ricordano l’assenza dello Sposo: una candela spenta, un crocifisso coperto, una tavola spoglia. Il clima del silenzio e il senso dell’attesa, che caratterizzano questo giorno, preparano all’incontro con il Risorto.