Nel porgere gli auguri onomastici al Vescovo Domenico, pubblichiamo il messaggio scritto in vista delle feste mariane che saranno vissute nelle quattro città della Diocesi
I mesi di agosto e settembre rappresentano per tre città della nostra Diocesi un momento particolarmente sentito e molto atteso perché il popolo si raccoglie festante attorno alla Vergine Maria: la Madonna di Sovereto a Terlizzi, la Madonna di Corsignano a Giovinazzo e la Madonna dei Martiri a Molfetta.
Provo sentimenti di commozione ricordando che anche il Servo di Dio, il Vescovo don Tonino Bello, negli ultimi mesi della malattia, chiese che sulle pareti della sua stanza fossero appese le bellissime icone mariane venerate nelle nostre città, aggiungendo la quinta icona di Santa Maria de finibus terrae, quella della sua terra natale. È stato mio desiderio riappendere le immagini mariane in quella camera da letto dove si è conclusa l’esistenza terrena dell’amato pastore. Quel luogo è oggi meta di numerosi pellegrinaggi di gente che viene in Episcopio e si ferma a pregare per la beatificazione di Mons. Bello.
A motivo dell’emergenza sanitaria ancora in corso, quest’anno, purtroppo, non sarà possibile organizzare eventi religiosi e civili che possano determinare assembramenti e, di conseguenza, pericolo di contagio. Grazie ad accordi tra le autorità ecclesiastiche e le amministrazioni comunali, non ci saranno processioni né le tradizionali bancarelle, e questo dispiace molto.
Vivere, però, sia le novene che le celebrazioni liturgiche nelle chiese che custodiscono le icone della Vergine Maria, non significa ridurre il senso profondo della festa. La preghiera personale e comunitaria, le belle invocazioni rivolte alla Madonna, i canti mariani della tradizione, il Santo Rosario, le celebrazioni eucaristiche continueranno ad esserci, ed anche in maniera più solenne rispetto agli altri anni, proprio per sopperire ad alcune privazioni provocate dalla pandemia.
Le feste in onore della Madonna che ci apprestiamo a vivere saranno un’occasione propizia per sostare un po’ di più davanti alle stupende immagini della Vergine Maria. Il suo sguardo incrocerà il nostro e, come figli devoti, sgorgheranno spontanee le parole dell’antifona mariana: «Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio: non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova, ma liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta».
Questa antica preghiera è molto attuale in questo tempo di emergenza sanitaria e sociale. Invito tutti a recitarla spesso. Cercare rifugio in Lei, rivolgerLe accorate suppliche in questo periodo di prova per molte nazioni del mondo, chiedere a Maria di liberarci da ogni pericolo, fisico e spirituale: sono sentimenti che accomunano tutti noi, soprattutto chi sta soffrendo per la malattia o per la morte di una persona cara.
Chiediamo alla Vergine gloriosa e benedetta di rivolgere su di noi il suo sguardo di Madre buona per far crescere la speranza e la fiducia in giorni migliori per l’intera umanità e sperimentare la salvezza che viene dal suo figlio Gesù.
Il Vescovo
+ Domenico Cornacchia