Chiesa locale

Sospese le attività formative in presenza. Centralità della Messa e creatività digitale

Lettera del Vicario generale don Raffaele Tatulli

Con lettera del 26 ottobre, inviata direttamente ai Sacerdoti e ai Diaconi, e da questi circolata tra i catechisti, il Vicario generale don Raffaele Tatulli, “d’accordo con il nostro Vescovo e con l’Ufficio Catechistico Diocesano”  dispone la sospensione di “tutte le attività di catechesi e di incontri di formazione inseriti nei nostri percorsi formativi per adulti e ragazzi, fino allo scadere del Decreto ministeriale il prossimo 24 novembre, considerando che le nostre attività sono prevalentemente in orari serali, proprio dalle 18,00 in poi. Intanto possiamo continuare a ricevere le iscrizioni per i percorsi di formazione soprattutto se riguardano i fanciulli”.
Decisione prevedibile vista la preoccupante escalation di contagi che sta nuovamente bloccando il Paese: “Da alcuni giorni siamo entrati in una nuova fase dell’emergenza Coronavirus – scrive don Raffaele –, l’impennata dei contagi non fa presagire nulla di buono e il nuovo DPCM firmato ieri, 25 ottobre, dal Presidente del Consiglio, dice che l’emergenza sanitaria si è acuita diventando sempre più forte. Le ripercussioni anche nelle nostre attività pastorali ci chiedono pazienza e prudenza, ma allo stesso tempo, una condivisione piena con la vita ordinaria della nostra gente”.
Nulla è variato invece per quanto riguarda gli eventi religiosi (liturgie e cerimonie in chiesa): “Ricordo anche che il nuovo DPCM conferma la validità delle misure già in vigore per lo svolgimento delle funzioni liturgiche e l’accesso alle nostre chiese”. 

La sospensione delle attività in presenza, però, non vieta, anzi incoraggia la possibilità di “valutare, d’accordo con i catechisti e gli educatori, eventuali incontri a distanza, ferma restando l’importanza dell’Eucaristia domenicale”.

“Non lasciamoci scoraggiare nel continuare a dedicare tempo all’annuncio del Vangelo soprattutto durante le messe domenicali – conclude il vicario -. Qualora ce ne fosse bisogno, potremmo anche aggiungere al calendario una celebrazione in più che ci permette con un po’ più di serenità di “fare eco” alla Parola durante il momento dell’omelia. Potrebbe diventare davvero l’incontro di Dio con il suo popolo in questo nostro tempo, così come ricorda Papa Francesco in Evangelii Gaudium: «L’omelia è la pietra di paragone per valutare la vicinanza e la capacità d’incontro di un Pastore con il suo popolo. L’omelia può essere realmente un’intensa e felice esperienza dello Spirito, un confortante incontro con la Parola, una fonte costante di rinnovamento e di crescita» (n. 135). Facciamo sempre ricorso al buon senso con la certezza che abitiamo al riparo dell’Altissimo e di notte – come in questo tempo triste – la sua protezione ci sostiene (cf. Sal. 91)”.

Come Ufficio Comunicazioni sociali sentiamo di incoraggiare l’azione formativa e di accompagnamento dei vari gruppi, già messa a dura prova nei mesi scorsi, utilizzando sapientemente il digitale. Accanto quindi alla partecipazione alla Messa, momento centrale della vita cristiana, da rendere ancor più viva e partecipata, ogni parrocchia e associazione ecclesiale è sollecitata a utilizzare i mezzi di comunicazione per non venir meno alla responsabilità educativa e formativa che la parrocchia ha. Ciascun catechista o educatore può trovare diversi modi per restare in contatto con i ragazzi, giovani e adulti loro affidati, e avviare gli itinerari formativi con formule nuove, creative, non meno significative degli impareggiabili incontri in presenza. Soprattutto gli educatori abbiano a cuore coloro che potrebbero avere difficoltà o impedimento nei collegamenti promuovendo, magari in accordo con la Caritas, azioni di sostegno e di agevolazione, con il prestito di device (PC, tablet, smartphone…) o l’attivazione di connessione. Anche questa, come già avvenuto, è carità, è accompagnamento educativo.
A fine novembre riprenderà il laboratorio diocesano per animatori della comunicazione, in cui si continuerà ad offrire competenze pastorali e tecnologiche per meglio servire l’azione evangelizzatrice della Chiesa anche nei territori digitali. L’Ufficio è a disposizione per suggerimenti eventualmente richiesti (3270387107).

L.S.

Lettera ai sacerdoti