Chiesa locale

Saluto del vescovo Domenico ai Molfettesi nel Mondo – 2022

13 agosto 2022

Invocare Maria con il titolo di Madonna dei Martiri è l’atto più bello che tutti i molfettesi imparano a fare sin da tenera età. è aprire uno scrigno di cose preziose: dolci ricordi, ferventi suppliche, umili implorazioni, custoditi nel nostro cuore e – ne sono convinto – nel cuore della Madre di Gesù.

 

È questo il motivo che ha spinto i cittadini molfettesi emigrati per motivi di lavoro negli Stati Uniti, in Argentina, in Venezuela, in Australia a mantenere vivo il legame con la patria di origine impiantando la devozione alla Madonna dei Martiri nelle città di oltreoceano.

È lo stesso motivo che porta ogni anno alcune famiglie che vivono in quelle nazioni a ritornare a Molfetta per respirare l’aria di casa e il buon profumo che si sprigiona dalle preghiere e dai canti mariani.

 

Saluto con gioia tutti coloro che, in occasione della festa della nostra Patrona, riabbracceranno i parenti e gli amici e si recheranno in Basilica per sostare in preghiera davanti alla bellissima immagine della Madonna dei Martiri e parteciperanno alla festa in suo onore.

 

Ringrazio l’Associazione che ogni anno organizza il Convegno dei molfettesi nel mondo, dando a molti emigrati la possibilità di rivivere momenti di gioia sotto la protezione di Maria.

 

La pandemia che continua a preoccupare il mondo intero e, ancora peggio, la guerra in Ucraina e le guerre che attualmente si combattono in varie parti del pianeta, non devono farci perdere la speranza: l’aiuto di Dio, lo sguardo materno della Madonna dei Martiri, il nostro impegno ad essere “artigiani di pace”, ci permetteranno di guardare al futuro con rinnovata fiducia.

 

Umile e sentita, salga alla Vergine Maria, la supplica presente nell’altro inno mariano che si canta durante i giorni della novena e che sancisce il legame indissolubile con la nostra amata Patrona: «Sotto il tuo manto accogli, Madre del bello amore; a te doniamo il core che sempre tuo sarà. Prega, prega, prega per noi, Maria: siamo figli tuoi, pietà».

 

+ Domenico Cornacchia, Vescovo