Caritas diocesana

Molfetta e Bologna insieme nella carità, sui primi passi di don Tonino

Nei giorni scorsi una delegazione della Caritas di Molfetta ha incontrato la Caritas dell'arcidiocesi di Bologna

Il mondo è un luogo più piccolo di quanto pensiamo e, spesso, i legami che uniscono diverse comunità possono sorprenderci. In questi giorni, una delegazione della Caritas della diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi guidata dal direttore don Cesare Pisani ha intrapreso un viaggio speciale a Bologna per incontrare il direttore e l’équipe della Caritas della diocesi emiliana. Questo viaggio, se in apparenza molto semplice, ha una radice profonda nella storia e nella spiritualità che in qualche modo accomuna le due comunità caritative: un uomo, un vescovo, il venerabile don Tonino Bello.

 

La delegazione della Caritas diocesana incontra il cardinale Zuppi

 

Il gemellaggio tra le Caritas della diocesi di Molfetta e l’arcidiocesi di Bologna nasce da un’idea ambiziosa: riscoprire e approfondire la figura di don Tonino Bello, partendo dai luoghi della sua formazione teologica. Don Tonino, infatti, dopo il liceo prosegue gli studi presso il seminario ONARMO di Bologna, dove, sotto la guida del cardinal Lercaro, inizia il suo ministero dedicato al servizio umano, all’attenzione ai lavoratori e ai giovani, alla lotta contro la povertà e l’ingiustizia sociale.

 

Il primo momento significativo di questo gemellaggio è stato il coinvolgimento della Caritas dell’arcidiocesi di Bologna nelle celebrazioni del 30° anniversario della morte di don Tonino, il 20 aprile scorso. In quell’occasione, i rappresentanti della Caritas di Bologna hanno visitato i luoghi di servizio e le opere di don Tonino nella diocesi di Molfetta. È stato un momento emozionante per entrambe le comunità, poiché hanno avuto l’opportunità di condividere le esperienze e la spiritualità di questo grande uomo.

Ora è stato il momento per la delegazione della Caritas di Molfetta di ricambiare la visita. Questo viaggio ha rappresentato un’opportunità per approfondire la conoscenza reciproca e rafforzare i legami tra le due comunità caritative. Monsignor Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna, è stato particolarmente coinvolto in questo gemellaggio, essendo profondamente vicino al pensiero di don Tonino Bello. Il cardinale ha invitato la Caritas della nostra Diocesi ad essere promotrice per le Caritas di tutta Italia, nel testimoniare il servizio per l’accoglienza dei migranti e il contrasto alla criminalità, così come operato da don Tonino. Questi temi al centro del ministero del Venerabile sono ancora oggi di grande rilevanza.

 

Il prossimo passo di questa straordinaria collaborazione sarà un viaggio ancora più avventuroso: la percorrenza del cammino di don Tonino da Molfetta ad Alessano, prevista per la prossima estate. Questo pellegrinaggio sarà un’opportunità per riflettere sulle tappe significative della vita e del ministero di don Tonino, mentre si seguono le sue orme attraverso la splendida terra pugliese.

 

In un mondo sempre più interconnesso, questi gemellaggi tra comunità caritative dimostrano che la solidarietà e la condivisione di ideali possono superare le distanze geografiche e culturali. Il viaggio della delegazione della Caritas di Molfetta a Bologna è un esempio tangibile di come la fede, la dedizione al servizio umano e la memoria di uomini straordinari come don Tonino Bello possano unire le persone in un comune impegno per un mondo migliore. In un’epoca in cui ci sono sfide globali come la migrazione e la criminalità, questi gemellaggi ci ricordano l’importanza di lavorare insieme per affrontare i problemi più urgenti della nostra società.

 

MP