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Entusiasta la risposta del nostro territorio diocesano all’iniziativa del flashmob  promosso dal Forum delle Associazioni familiari #graziefamiglie, domenica 3 maggio alle 18.00.
“Facciamoci un applauso” recitava il sottotitolo della locandina online che pubblicizzava l’evento e che ha girato tutti gli schermi dei cellulari e pc d’Italia. “Ringrazieremo tutte le famiglie e i bambini che hanno fatto la loro parte rimanendo a casa” e ancora “Facciamo rumore da finestre e terrazzi”.

Diversi  parroci delle nostre quattro città hanno aderito alla proposta di far suonare a distesa le campane delle proprie parrocchie alla stessa ora, facendo da sottofondo “pasquale” ad un desiderio di rinascita. Diverse famiglie si sono coinvolte in una creatività di colori e striscioni tra entusiasmo dei bambini e collaborazione di interi stabili condominiali, come documentano i video che sono stati inviati ai membri dell’equipe di pastorale familiare che li hanno poi girati al nostro sito diocesano, come si può osservare.

L’iniziativa consegnata alle famiglie di applaudirsi non nasce da volontà di protagonismo autoreferenziale, ma dalla presa di coscienza che il nostro Paese deve riscoprire quel “bisogno di famiglia” che costituisce il cuore di ogni iniziativa di carattere culturale, economico e sociale nella valorizzazione del bene comune. Il nostro Paese guarda al protagonismo, questa volta positivo, delle nostre famiglie che hanno bisogno non solo di una pacca sulla spalla, ma di una politica di sostegno e di valorizzazione della risorse territoriali a misura di famiglia.

Le Testate giornalistiche nazionali, le più diverse, hanno dato risalto all’iniziativa. Dalle pagine di Avvenire il presidente nazionale del Forum Gigi De Palo afferma: “lunedì milioni di mamme e papà torneranno a lavorare con un problema in più. Con le scuole chiuse e i figli a casa. Siamo eroi che non fanno notizia. E che con infinita responsabilità tengono in piedi il Paese. Le dico una cosa: senza l’impegno silenzioso delle famiglie il lockdown non sarebbe andato così. Ecco perché abbiamo chiesto all’Italia di applaudire le famiglie…Un grande applauso. Come quello ai medici”. De Palo fa riferimento al suo incontro con il premier Conte e alle promesse che ancora attendono una realizzazione. “Mai una polemica-incalza-mai una rivendicazione. E mi chiedo se è giusto. Se la compostezza delle famiglie sia capita. Noi abbiamo accettato le regole. Anche quelle più dure. La chiusura ha pesato sui bimbi e sui nonni… Non ne ha parlato la politica, non ne hanno parlato i media. Un silenzio brutto che un applauso grande e contagioso dovrebbe cancellare”. Nell’unirci idealmente e materialmente a questo applauso, il nostro ringraziamento va a tutte quelle famiglie che hanno sostenuto l’iniziativa e hanno coinvolto i loro vicini e condomini diventando punto di riferimento per un”urlo” di gioia.

Don Raffaele e l’Equipe diocesana di Pastorale familiare