Atleti nello Spirito. Triangolare di calcio

Cronaca del 28 ottobre 2017

Un triangolare di calcio, un incontro di condivisione e riflessione sull’esperienza sportiva vissuta insieme, il connubio tra agonismo e donazione, tra gioco e condivisione perché la Solidarietà è anche un’occasione di divertimento, di incontro con l’altro, di collaborazione tra persone e associazioni.

È questo lo spirito che ha animato l’evento di sabato 28 ottobre scorso intitolato “0-0 Uomo al centro” presso il Seminario Regionale di Molfetta e organizzato dall’ANSPI Molfetta, l’AVIS Molfetta, il Seminario Regionale Pugliese e la Comunità C.A.S.A. di Ruvo di Puglia.

Un appuntamento particolarmente sentito da tutti i partecipanti, in particolar modo dai soci e i volontari Avis di Molfetta che per l’occasione hanno gareggiato indossando la storica divisa da calcio bianca con bande laterali viola-blue, coniata nel lontano 1995, i quali si aggiudicano il Trofeo Disciplina, il più importante da conquistare in questa occasione.

Come già osservato sin dalle prime fasi dopo l’invito all’evento, tutte le compagini avevano cominciato a riflettere sul reale valore dello Sport rivalutandolo nuovamente come un gioco che fa divertire e fa conoscere nuova gente, e tanta era la curiosità per quanto riguarda la fase di riflessione post gara.

La riflessione guidata attraverso la mediazione di formatori ed educatori professionisti dell’ANSPI, che ha fatto emergere diversi aspetti, si è partiti con l’aver conosciuto un nuovo ambiente e nuova gente, si è proseguito con l’aver riconosciuto la bravura dell’altro, e per concludere è stato davvero emozionante il “mea culpa” e l’aver chiesto scusa da parte di alcuni protagonisti di alcuni atteggiamenti scorretti emersi durante la pratica sportiva.

A conclusione dell’incontro sono seguiti i ringraziamenti di rito, Il presidente dell’ANSPI Molfetta ha ringraziato vivamente le 3 compagini intervenute, e per concludere ha passato la parola al presidente dell’ AVIS Molfetta, il quale ha voluto sottolineare, “nel 50esimo anniversario della sua costituzione cittadina, l’Avis Molfetta vuole rilanciare l’atto della donazione del sangue in un progetto più ampio da realizzare sul nostro territorio, in collaborazione con altre realtà locali, per rivalutare lo sport in oratorio come strumento di aggregazione, educazione, crescita, reinserimento e recupero di minori a rischio di devianza sociale”.

Una sfida tutta da giocare quindi non solo sui campi di calcetto ma da vincere soprattutto su terreni ben più prestigiosi come quelli della vita, della solidarietà, dell’aiuto vicendevole.

Calcio d’inizio dunque per quello che è stato definito il quarto tempo di gara, il più importante dopo i tre regolamentari, perché il gioco è agonismo sano quando non vuole primeggiare e vincere ad ogni costo, quando supera ostacoli, limiti d’età, barriere discriminatorie, quando recluta nel suo vivaio giovani, quelli che Giovanni Paolo II amava definire “atleti nello spirito“.

 

Pietro Toma