Buon compleanno, Diocesi!

di Domenico Amato

Venticinque anni fa si è prodotto un avvenimento storico che ha riguardato, e riguarda la nostra Diocesi. Il 30 settembre 1986 con il Decreto della Congregazione dei Vescovi si sanciva la nascita della nuova Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi di cui primo Vescovo è stato mons. Antonio Bello.

Bisogna risalire al 1818 per la riforma precedente in cui alcune diocesi venivano unite aeque principaliter, così era successo per Molfetta, Giovinazzo, Terlzzi ed anche per Ruvo e Bitonto. I prodromi della costituzione della nuova Diocesi c’erano stati qualche anno prima con la nomina a Vescovo di Molfetta, Giovinazzo, Terlizzi, di Mons. Bello e, scindendo l’antica compagine di Ruvo e Bitonto, un mese dopo fu nominato Vescovo di Ruvo di Puglia. La nuova situazione amministrativa portava Ruvo ad essere unita a Molfetta, Giovinazzo e Terlizzi in persona episcopi, nasceva così la Diocesi di Molfetta, Giovinazzo, Terlizzi e di Ruvo di Puglia fino al nuovo decreto della Congregazione dei Vescovi.

Quello del 30 settembre 1986 non fu solo un atto giuridico che fece di Mons. Bello il primo Vescovo della nuova Diocesi, ma fu un vero passaggio di ordine pastorale, preparato dal Vescovo fin dal suo ingresso nella Diocesi favorendo la comunione presbiterale e quella fra tutte le associazioni laicali, e portando la Diocesi a vivere il passaggio senza scossoni e rivalità. Infatti nelle città non ci furono reazioni negative, anzi sul nostro settimanale furono pubblicate le riflessioni di due sacerdoti della città di Ruvo e di Giovinazzo che esprimevano il significato positivo dell’avvenimento. Il primo scriveva: “le nostre mani si apriranno all’abbraccio; il dialogo e la collaborazione col nostro Vescovo diventeranno più fecondi; la comunione una certezza; più vicina la presenza del Risorto in mezzo a noi”. Pubblicando il documento della Congregazione dei Vescovi e quello delle Norme della Congregazione per il Culto Divino dalle pagine di Luce e Vita si specificava che «non si tratta (è bene sottolinearlo) di assorbimento. Non è che Ruvo o Terlizzi o Giovinazzo siano state “prosciugate” da Molfetta. Ma tutte quattro le diocesi (Molfetta compresa) sono state estinte e ne è sorta una nuova che porta il nome di “Molfetta, Ruvo, Giovinazzo, Terlizzi”. L’unione dei territori e delle strutture, formalizzata dal decreto della Congregazione il 30 settembre 1986 (data da ricordare come compleanno), deve essere un segno forte per la comunione delle menti, dei cuori e delle braccia». Ciò che veniva ribadito era proprio il segno della comunione, significativo rimane il titolo dell’editoriale: L’unione è già fatta: ora bisogna fare la comunione. Una comunione che come sappiamo è sempre un dono da accogliere prima di tutto dall’alto, da Dio, ma allo stesso tempo un compito da costruire ogni giorno. Compito assunto con serietà 25 anni fa, e che compete a noi oggi continuare a realizzare. Proprio l’impegno per la communio ha caratterizzato l’azione dei Vescovi in questo quarto di secolo. Ne fanno fede l’impegno all’unitario cammino pastorale, la cura per il popolo attraverso la nomina dei parroci e dei viceparroci, che hanno visto i presbiteri sempre più parte dell’unico presbiterio della Diocesi, l’orientamento degli Uffici pastorali attenti alla vita di tutto il territorio della Diocesi.

In questi 25 anni è cresciuta e di molto la comunione tra le persone e nelle strutture pastorali, questo, però, lungi dal farci appiattire deve essere sprone per il futuro perché sempre alto sia in tutti l’amore per la Chiesa che è in Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi. E allora: Buon compleanno!