Cari ragazzi… don Tonino ai giovani di ieri e di oggi

Presentazione mercoledì 20 settembre, ore 17 parrocchia Madonna della Pace, Molfetta

Mercoledì 20 settembre – ore 17
Salone Madonna della Pace

Presentazione del volume e del concorso scolastico “Con don Tonino sul passo dei giovani” indetto per i 25 anni della morte del Servo di Dio e sponsorizzato dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia.

Interverranno: 
S.E. Mons. Domenico Cornacchia, Vescovo
Don Pasquale Rubini, direttore Ufficio di Pastorale scolastica
Don Massimiliano Fasciano, direttore Pastorale giovanile
Paola de Pinto, Museo diocesano
Gianni A. Palumbo, Scrittore – redattore Luce e Vita
Luigi Sparapano, direttore UCS – Luce e Vita (curatore del libro)

 

Recensione del volume (da Luce e Vita n.28 del 10 settembre 2017)

È in uscita, nella collana “Quaderni di Luce e Vita”, il volume Cari ragazzi… Don Tonino ai giovani di ieri e di oggi. Lucidamente curata dal direttore di Luce e VitaLuigi Sparapano, l’opera raccoglie lettere, discorsi e omelie che mons. Antonio Bello, nella sua infaticabile azione pastorale, ha indirizzato ai ragazzi e ai giovani ed è pubblicata proprio quale contributo al cammino di preparazione verso il Sinodo dei Giovani. La silloge è corredata dalle illustrazioni di Giuseppe Magrone, che puntano all’essenzialità e alla poeticità del simbolo, in armonia con gli scritti di don Tonino.

Cari ragazzi… si compone di venti capitoli, dedicati ad altrettante meditazioni del Servo di Dio. Il volume è adatto all’adozione in contesti scolastici, non solo come valido supporto all’insegnamento della Religione cattolica, ma anche a integrazione di discipline quali Cittadinanza e costituzione. L’opera affronta infatti problematiche nodali e di estrema attualità nel contesto nazionale e internazionale. Ogni capitolo è dotato di schede didattiche, con domande a risposta aperta e la costante sollecitazione affinché la creatività degli allievi si sprigioni liberamente. Se risulta immediatamente congeniale per le attività educative, in realtà il volumetto è una lettura consigliabile a qualunque lettore desideroso di approcciarsi a pagine di innata poesia, ricche di profondi stimoli alla riflessione.

Ogni pagina della silloge (completata dalla prefazione di don Michele Falabretti, responsabile nazionale della pastorale giovanile, da un’introduzione del curatore e da un augurio del vescovo Domenico Cornacchia) rappresenta una piccola gemma del magistero di don Tonino. Lo spunto è spesso offerto da eventi, anche tragici, di attualità. È il caso del capitolo terzo, La nube della speranza, che racchiude un messaggio ai giovani risalente alla Pentecoste del 1986, all’indomani della catastrofe di Černobyl’. Don Tonino contrapponeva alla nube tossica che si addensava sul futuro dell’umanità la “nube della speranza”, identificandola nei giovani. Giovani chiamati a restituire al mondo piagato “i colori del prato”, “la trasparenza del cielo” e “la fragranza del pane”. Bellissimo è il passaggio in cui Mons. Bello cita le parole del profeta Naum, secondo cui le nubi sono “la polvere dei passi” di Dio. Ci offre così un insegnamento attualissimo, esortandoci affinché le disgrazie e le calamità del mondo non offuschino in noi la percezione dell’immagine di Dio e non inducano la fede a vacillare.

Le provocazioni sono sempre forti… Si ammonisce chi lavora nella produzione di armamenti: non è possibile chiudere gli occhi dinanzi ai fini spesso distruttivi che tale attività lavorativa si pone. “Armarsi” rima con “amarsi”, ma i concetti sono assolutamente antitetici.

Le comunità parrocchiali sono incitate a rendersi piene di Dio al pari del grembo di Maria, rifuggendo dalla presunzione e dall’ipocrisia. Particolarmente felice la riflessione che muove dall’icona di Natanaele-Bartolomeo, l’“israelita in cui non c’è falsità”, e da una domanda del discepolo a Filippo: “Che cosa può venir di buono da Nazareth?”. Don Tonino se ne serve per rappresentare il nostro atteggiamento di apertura solo apparente soprattutto nei confronti dei migranti. Alla logica del dono a senso unico, cui spesso è sottesa una presunzione di superiorità, è necessario subentri quella dello “scambio reciproco”, con la disponibilità “all’accoglienza di quello che può darci l’altro”.

Le pagine più belle, a nostro avviso, sono dedicate alla mariologia e non c’è da meravigliarsi, visto che don Tonino è autore di testi di bellezza struggente come Quella notte a Efeso o Maria, donna dei nostri giorni. Non si può non assentire quando don Tonino si ribella all’idea della Magli che Maria sia una “donna che non potrà mai danzare” e rammenta l’“esultare” del suo spirito nel Magnificat: «esultare viene proprio dal latino “ex saltare”, che significa fare salti di gioia. (…) Maria, donna dolcissima, che ben conosce la danza. Ha danzato anche nei momenti bui della storia del suo Figlio».

Il volume è caratterizzato da uno stile limpido e poeticissimo, che procede a passi di danza, affinché gli altri anche possano essere contagiati dal senso di esultanza che, nonostante il dolore, pervade la storia della salvezza. Emerge il monito a preservare la bellezza, la purezza del cuore, ad adagiare sul viso le lenti di d’Yppold, perché il mondo si trasformi in un giocattolo fatto di luce. Abbiamo bisogno di tutto questo, in un’estate che declina tristemente tra le vittime della Rambla, mentre il senso di impotenza ci attanaglia al cospetto del Male. Alle inquietudini della generazione di Černobyl’ si sono aggiunte altre paure, non meno profonde, che inducono a reprimere il desiderio di danzare per le strade del mondo e minano l’attitudine all’accoglienza. Queste riflessioni faranno bene ai giovani di allora, ai giovanissimi e ai giovani di oggi, perché «Il Signore» li «preservi (…) dalla tristezza di non credere più ai sogni».

Gianni Antonio Palumbo

Info e prenotazioni:

Redazione di Luce e Vita, Piazza Giovene 4, 70056 Molfetta (BA)

email: luceevita@diocesimolfetta.it, tel.0803355088 – cell.3492550963