Diffuso l’ Instrumentum Laboris. “Nuovo passo” per l’accompagnamento differenziato delle famiglie

Redazione

Instrumentum laboris

Un “nuovo passo”, per un “accompagnamento differenziato” delle famiglie, particolarmente quelle ferite e fragili, tramite un “discernimento prudente e misericordioso” e “la capacità di cogliere nel concreto la diversità delle singole situazioni”. È l’Instrumentum laboris per la XIV Assemblea ordinaria del Sinodo dei vescovi, reso pubblico in questi giorni. Il testo è frutto della “Relatio Synodi”, di cui ampie parti vengono confermate, integrata dalle risposte ai “Lineamenta”, oltre che da “osservazioni” e “importanti suggerimenti” da parte di “varie componenti delle Chiese particolari, organizzazioni, aggregazioni laicali e altre istanze ecclesiali” e accademiche. Tre le parti del documento, che mostrano la “continuità” tra la fase straordinaria e quella ordinaria del Sinodo, in programma ad ottobre: “L’ascolto delle sfide sulla famiglia”, “Il discernimento nella vocazione familiare” e “La missione della famiglia oggi”. Il secondo momento del Sinodo, spiega il cardinale Lorenzo Baldisseri nella presentazione a proposito del tema dell’Instumentum laboris – “La vocazione e la missione della famiglia nel mondo contemporaneo” – intende “offrire alla Chiesa e al mondo contemporaneo stimoli pastorali per una rinnovata evangelizzazione”.
Il “nuovo passo” del Sinodo, che comincia con l’Instrumentum laboris, “parte dall’ascolto delle sfide sulla famiglia” per delinearne la sua missione “in uscita”, partendo dalla consapevolezza che “in un mondo spesso segnato da solitudine e tristezza, il Vangelo della famiglia è una buona notizia”. “Per la Chiesa si tratta di partire dalle situazioni concrete delle famiglie di oggi, tutte bisognose di misericordia, cominciando da quelle più sofferenti”. L’icona è quella di Gesù che accompagna i discepoli di Emmaus: “A volte – si legge nell’Instrumentum laboris a proposito dell’‘accompagnamento sapiente e differenziato’ – occorre rimanere accanto e ascoltare in silenzio; altre, porsi davanti per indicare la via su cui procedere; altre ancora, stare dietro per sostenere e incoraggiare”. In una parola, “la Chiesa fa proprie, in un’affettuosa condivisione, le gioie, le speranze, i dolori e le angosce di ogni famiglia”.

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