Ampia intervista sulla Gazzetta del Mezzogiorno di oggi, 22 giugno 2015, a cura di Massimiliano Scagliarini, a Mons. Luigi Martella, per chiarire la sua posizione rispetto al crac del Don Uva di Bisceglie, di cui il vescovo è Amministratore apostolico dal 22 ottobre del 2013.
Ne riportiamo l'immagine, pur non avendo consultato gli organi direttivi del quotidiano, per offrire ulteriori elementi di valutazione circa le responsbailità del nostro Vescovo..
Dal confronto emerge il ruolo che Mons. Martella ha ricoperto sin dall'inizio del suo coinvolgimento, da parte della Santa Sede, scelto probabilmente in quanto vescovo di una diocesi prossima a Bisceglie. In nessun modo il vescovo avrebbe potuto cambiare il corso degli eventi, oggetto dell'inchiesta giudiziaria, in quanto accaduti molto tempo prima del suo insediamento; sin da subito egli ha fornito agli Organi giudiziari la collaborazione necessaria per affrontare la situazione.
Grande preoccupazione di Mons. Martella per le Suore che, fondamentalmente, sono vittime di una gestione che hanno affidato in buona fede a persone competenti in materia, e che ora si ritorce contro di loro. Allo stesso tempo è desiderio del Vescovo che sia garantita tanto la qualità dell'assistenza sanitaria ai degenti quanto i posti di lavoro che, al momento, danno sussistenza a 1500 famiglie di Bisceglie e del circondario. Ciò per non far venire meno la preziosità del carisma del Fondatore che tanto bene ha fatto nei decenni ai malati e alle loro famiglie.
Non è secondaria la rimostranza di Martella per un certo modo di fare informazione che rincorre lo scandalo, cerca lo scoop e getta nel tritacarne mediatico anche chi non ha responsabilità, con pericolose conseguenze sul piano della dignità e della credibilità delle stesse persone.
Circa il rapporto con il Sen. Azzollini il vescovo precisa che, dei fatti riguardanti il Don Uva non ha mai parlato con lui.
Riportiamo l'immagine della Gazzetta (invitando a recuperare e leggere l'originale), scusandoci per la qualità.
