Famiglia e Giovani attenzione unica

di Vito Bufi

«Annunciare la gioia del Vangelo a partire dalla famiglia»: è stato questo il tema che ha accompagnato tutte le attività dell’anno pastorale 2016-2017, oggetto anche delle riflessioni contenute nella omonima Lettera Pastorale del Vescovo.
La famiglia rimane sempre il soggetto di tutta la nostra azione pastorale, a qualsiasi livello (parrocchiale, diocesano, associativo), come pure fanno sempre da sfondo dei nostri percorsi formativi e missionari i due preziosi documenti consegnati da Papa Francesco, ovvero le due esortazioni apostoliche Evangelii gaudium e Amoris laetitia.
Ed è proprio il Papa a suggerire, con le sue parole, anche alla nostra Chiesa locale il cammino da percorrere nei prossimi mesi, impegnati a riflettere e a promuovere iniziative e a prepararci a vivere un altro importante evento ecclesiale: il Sinodo generale dei Vescovi (ottobre 2018) sul tema «I giovani, la fede e il discernimento vocazionale».
Nell’Amoris laetitia, Papa Francesco dedica tutto il capitolo settimo dell’esortazione al tema dell’educazione dei figli (dal n. 259 al n. 290). La famiglia continua, pertanto, a rimanere un punto fermo per la crescita umana e cristiana delle giovani generazioni; in particolare «la famiglia deve continuare ad essere il luogo dove si insegna a cogliere le ragioni e la bellezza della fede, a pregare e a servire il prossimo» (AL 287). L’emergenza educativa coinvolge in maniera diretta i genitori, chiamati a non delegare ad altri la vocazione alla quale il sacramento del matrimonio chiama: «Siete disposti ad accogliere con amore i figli che Dio vorrà donarvi e a educarli secondo la legge di Cristo e della sua Chiesa?» (Liturgia del Matrimonio).
Per questo motivo, continuando ad avere come scenario principale la famiglia, soggetto pastorale di tutte le nostre attività, la nostra Diocesi focalizzerà, nel prossimo anno, l’attenzione sui giovani, facendo tesoro delle parole contenute nel documento preparatorio del Sinodo: «accompagnare i giovani richiede di uscire dai propri schemi preconfezionati, incontrandoli lì dove sono, adeguandosi ai loro tempi e ai loro ritmi; significa anche prenderli sul serio nella loro fatica a decifrare la realtà in cui vivono e a trasformare un annuncio ricevuto in gesti e parole, nello sforzo quotidiano di costruire la propria storia e nella ricerca più o meno consapevole di un senso per le loro vite» (I giovani, la fede e il discernimento vocazionale. Documento preparatorio del Sinodo 2018, cap. 3, n.1).
Il cammino, pertanto, continua, aiutati dallo Spirito Santo: ci sarà da lavorare, ma siamo certi che la passione per il Vangelo di Gesù e la passione per l’uomo, in particolare i giovani, ci faranno mettere le ali ai piedi.