L’impegno comune contro l’illegalità e la criminalità organizzata

Rovers e Scolte del Clan "Sari" Agesci Molfetta2 - Parr. S. Achille

Nella mattinata di mercoledì 1 marzo la Camera ha dato il via definitivo alla istituzione della “Giornata Nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie” da celebrarsi ogni 21 marzo. Quello che fino ad ora è stato un momento di carattere non ufficiale, affidato alla testimonianza di alcune associazioni di volontariato e singoli cittadini, sensibili alle problematiche connesse all’illegalità, diventerà un momento istituzionale nei confronti del quale ogni amministrazione, di qualsiasi livello, sarà tenuta a riconoscere il valore storico del ricordo delle vittime e la portata etica dell’impegno contro le illegalità e a favore dei più alti valori di cittadinanza. Purtroppo, non di rado, si è omesso o si è fatto in modo di far credere alla gente, che la nostra società sia immune dal fenomeno dell’illegalità, sottovalutandolo. Anche le nostre città sono state protagoniste, proprio di recente, in seguito agli atti intimidatori verso i Sindaci; azioni che non riguardano soltanto loro ma ci coinvolgono tutti. Rinnoviamo la nostra solidarietà ai Sindaci Chieco e Gemmato e rinsaldiamo il nostro impegno per una educazione alla legalità e al bene comune che cominci sin dalle più giovani età.
Con l’istituzione di questa Giornata tutti siamo chiamati a un maggiore senso di responsabilità che si potrà tradurre in una attenzione ulteriore alle dinamiche sociali che preferiscono e perseguono comportamenti illegali e criminali.
è doveroso ricordare che questo percorso ha trovato le sue origini nell’azione di Libera, insieme di associazioni fondata da don Luigi Ciotti il 25 Marzo del 1995. Con tenacia e impegno e grazie alla collaborazione di tanti, Libera è riuscita, nel corso del tempo, a tener desta la memoria e il ricordo di tutte le vittime innocenti delle mafie, a organizzare attività di educazione e sensibilizzazione alla legalità, a impegnarsi per l’utilizzo e la valorizzazione dei beni confiscati alle mafie.
Nel corso di questi anni anche noi giovani abbiamo avuto modo di collaborare con la sezione cittadina di Libera iniziando a informarci, formarci e sensibilizzarci. Abbiamo così scoperto che anche la nostra città non è immune da importanti storie luttuose e vicende legate a comportamenti mafiosi, che anche qui ci sono beni confiscati e che andrebbero valorizzati. Vivendo un’esperienza di lavoro presso un bene confiscato in Campania, nell’ambito dell’iniziativa “E!state Liberi!”, siamo riusciti a toccare con mano quanto sia complicato vivere in contesti sociali profondamente intrisi da logiche mafiose.
Il prossimo 21 marzo, di sicuro, non sarà come quelli vissuti finora. Chi parteciperà si sentirà un po’ meno solo e un po’ meno rivoluzionario, nella fiducia e nella speranza che la normalità e la prassi quotidiana diventino la logica della legalità.