Carissimi,
i mesi estivi di agosto e settembre vedono tre città della nostra Diocesi in festa per le celebrazioni patronali in onore della Madonna: la Madonna di Sovereto a Terlizzi, la Madonna di Corsignano a Giovinazzo e la Madonna dei Martiri a Molfetta.
Così come avviene nelle nostre famiglie, quando in casa si prova gioia grande nel festeggiare il compleanno o l’onomastico della mamma, così è bellissimo sperimentare l’esultanza di una intera città che si ritrova attorno alla Madre di Gesù e manifesta la gratitudine per la protezione che Maria offre a tutti coloro che la invocano e la pregano.
Invito tutti a vivere la festa patronale riscoprendone il significato più vero, che è quello di celebrare la Madonna con quella devozione semplice e sincera che rende autentiche anche quelle forme di folklore che accompagnano i giorni solenni dedicati a Maria.
Non è difficile né faticoso dedicare un po’ di tempo personale per entrare in dialogo con la Mamma del cielo: basta che i nostri occhi incrocino i suoi e il nostro cuore batta all’unisono con il suo. Anche Papa Francesco, che abbiamo avuto la gioia di accogliere a Molfetta lo scorso 20 aprile, in occasione del 25° anniversario del dies natalis del Servo di Dio, il Vescovo don Tonino Bello, ce lo ricorda nella sua ultima esortazione apostolica Gaudete et exsultate: «Conversare con lei ci consola, ci libera e ci santifica. La Madre non ha bisogno di tante parole, non le serve che ci sforziamo troppo per spiegarle quello che ci succede. Basta sussurrare ancora e ancora: «Ave o Maria…»» (n.176).
La bellissima preghiera mariana che il Papa ci suggerisce di recitare spesso la conosciamo tutti, piccoli e grandi. Le parole semplici e affettuose dell’Ave Maria ci permettono di presentarci a Lei con l’affetto di figli che desiderano festeggiare la Madre di Gesù con gli onori dovuti a Colei che ha saputo affidarsi sempre alla volontà di Dio.
Esorto tutti coloro che intendono far festa alla Mamma celeste a regalare a Maria un po’ del proprio tempo e invocarla Madre dell’unità per le nostre famiglie e Regina di pace per il mondo intero.
Saluto in particolare, con affetto sincero, gli emigrati delle nostre città che ritorneranno in patria in occasione delle feste patronali e i turisti che affolleranno nelle prossime settimane le nostre strade. Auguro di trascorrere giorni sereni all’insegna dell’amicizia, invocando su tutti la paterna benedizione di Dio e l’amorevole sguardo della Vergine Maria.
Il Vescovo
+ Domenico Cornacchia