Anche oggi, come nel lontano passato biblico, intorno allo sperduto villaggio di Betlemme, regnano dense le “tenebre” della tristezza e della solitudine. Sovrana, dilagante e gelida è la pandemia che non risparmia popoli, nazioni e ceti sociali. La nascita del Bambino Gesù, però, è la sola stella luminosa che basta a rischiarare il plumbeo cielo dell’umanità e a riscaldare i nostri cuori.
Noi che, per fortuna, non abbiamo conosciuto, udito o visto direttamente (a causa di una guerra), il rumore di cannoni, lo strazio di mamme vedove, di bimbi orfani, di giovani invalidi per sempre, facciamo fatica ad accettare le necessarie, ma inevitabili, limitazioni di tempo e di spazio, imperate dai vari DPCM.
Stiamo per vivere un Natale diverso dal solito, almeno nelle manifestazioni esterne. Tuttavia dobbiamo ri-animarci e rimetterci in piedi. Quel Bimbo che porta con sé la forza per sopportare il peso dell’afflizione, della solitudine, del forzato distanziamento, viene in soccorso nostro e dell’umanità intera.
Qualche giorno fa, la Liturgia eucaristica ci ha fatto ascoltare l’intenso invito di Gesù: “Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita”. (Mt 11,28-30).
È davvero toccante ascoltare questo invito, ancora oggi, rivolto proprio a noi. È Dio stesso, nel piccolo Gesù, a “gridare” dalla culla di Betlemme, affinché ci mettiamo in cammino verso di Lui. Il Signore ha assunto la nostra natura umana per rivestirla della sua divinità.
Infine, immaginiamo che il profeta Isaia, presago dei tempi odierni, si rivolga ad ognuno di noi con queste parole: “…Quanti sperano nel Signore riacquistano forza, mettono ali come aquile, corrono senza affannarsi e camminano senza stancarsi” (Is 40, 31).
Coraggio dunque! Anche noi andiamo verso Betlemme, lasciamoci consolare dalle dolci parole del Piccolo Messia e sforziamoci di portare un raggio di Luce in quelle case nelle quali ce n’è più bisogno.
Auguri di un Santo Natale e sereno 2021!
+Mons. Domenico Cornacchia, Vescovo