Rispondere all’amore si può

di Michele Amorosini

Il Papa, nel messaggio per la 49a Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni 2012, inviato a tutte le Comunità, a tutti voi ragazzi e a tutti voi giovani, si è soffermato in modo particolare sulla Carità, che è l’essenza stessa di Dio: Dio è amore!

«Chi rimane nell’amore rimane in Dio e Dio rimane in lui» (1 Gv 4,16): prendere consapevolezza di ciò “cambia veramente la vita nel profondo”. Si tratta di un amore senza riserve, fedele, totale, che ci precede, ci sostiene e ci chiama lungo il cammino della vita e ha la sua radice nell’assoluta gratuità di Dio.

All’inizio di ogni vocazione, alla sorgente della chiamata c’è l’iniziativa dell’amore infinito di Dio.
Il Papa invita ad aprire la nostra vita a questo amore, perché rispondere all’Amore significa camminare sulla via della perfezione.
Aprirsi e rispondere all’amore di Dio!
Come? Vi starete chiedendo.
Attraverso la preghiera, il costante ascolto della Parola e l’assidua frequenza ai Sacramenti e in particolar modo all’Eucaristia. Solo così è possibile vivere l’amore autentico verso il prossimo, riflesso del volto di Cristo. L’amore di Dio e l’amore del prossimo sono non solo due espressioni dell’unico amore divino, comandamento sintesi di tutta la Scrittura, ma anche il segreto di una esistenza donata e vissuta in pienezza e per questo ricolma di profonda gioia.
Accogliamo l’invito del Papa, affinché le Chiese locali, le nostre comunità, le famiglie, le associazioni e i movimenti siano “luogo” di diligente discernimento, in cui possano sbocciare numerose vocazioni. In questo compito ci sono di grande aiuto tre piccoli impegni che contengono una potenza incommensurabile:
‘ coltivare una familiarità crescente con la Parola di Dio;
‘ essere costanti nella preghiera personale e comunitaria;
‘ partecipare assiduamente all’Eucaristia, scuola che insegna a vivere la “misura alta” dell’amore di Dio.
La nostra Diocesi sta vivendo un momento particolarmente ricco di grazia per il dono di due diaconi, don Luigi Amendolagine, ordinato il 15 aprile e don Vincenzo Marinelli, ordinato il 25 aprile, e di tre sacerdoti, don Silvio Bruno, don Giuseppe Germinario e don Massimo Storelli che saranno ordinati il prossimo 26 maggio nei primi vespri della solennità della Pentecoste.
È una grande gioia che invita a lodare il Signore per la ricchezza del suo Amore che chiama a seguirlo. La totale consacrazione al Signore di questi cinque giovani è la prova concreta che rispondere all’Amore non solo si può ma si deve. È la risposta al dono ricevuto che ci precede.
Sant’Agostino scrive: “Avrai forse paura di perderti se ti doni? Tu ti perdi, al contrario, se rifiuti di donarti!”. Il donarsi non è mai accompagnato dalla paura ma dalla gioia, perché è il segno più eloquente dell’Amore. È vivere una relazione profonda con Cristo, che interpella e attende una risposta generosa!
E tu che aspetti?