Saluto dei quattro Sindaci al Vescovo Cornacchia

Natalicchio, Ottombrini, de Palma, Gemmato

Servire e letizia. Don Mimmo Cornacchia entra in città con due parole semplici e potenti. Precise. Che disegnano una missione collettiva nella quale ci sentiamo immediatamente arruolati. Invoca una postura di generosità, di abnegazione, di abbandono di egoismi e individualismi, ma anche di oscura negatività. Un inno all’impegno e alla gioia, che rende il nostro benvenuto ancora più convinto, pienamente fiducioso. 
Ti aspettavamo, don Mimmo. Anche se sono ancora fresche le ferite del nostro tormentato 2015. La scomparsa di don Gino Martella, prima. La perdita ingiusta di don Mimmo Amato, una manciata di settimane dopo. La nostra Cattedrale scossa dalla tristezza e dalla malinconia. Il peso forte di domande inspiegabili e risposte insufficienti sulle spalle dei nostri parroci, delle confraternite, delle associazioni. Il nostro Palazzo di Città privato per mesi del dialogo costruttivo e fecondo con l’Episcopio, nonostante gli sforzi generosi di don Ignazio de Gioia. Abbiamo tenuto duro, ci siamo tenuti stretti. Ma abbiamo atteso con pazienza una carezza, un risarcimento, una presenza. A lenire la nostra amarezza è arrivato dapprima un Capodanno speciale e di pace, salutato anche da Papa Francesco a Piazza San Pietro.
Lo abbiamo fortemente voluto, insieme a Pax Chisti, alla CEI, alla Caritas Italiana, all’Azione Cattolica e alle associazioni scout. Abbiamo marciato insieme per chiedere nonviolenza, giustizia sociale, dialogo tra le religioni, accoglienza, solidarietà. Valori universali prima ancora che religiosi. Che hanno unito credenti, non credenti e diversamente credenti in un beneaugurante abbraccio di cooperazione, amicizia, positiva collaborazione verso il bene comune. Poi l’attesa di questo nostro incontro. Emozionata, tremante, carica di aspettative. Ti consegniamo, don Mimmo, tutta la nostra fragilità e tutto il nostro coraggio. Insieme alla nostra voglia di costruire una comunità inclusiva, aperta e capace di coinvolgere le periferie sociali e urbane in un percorso di promozione della felicità di tutti. Ti consegniamo anche la nostra storia. Fatta di sensibilità grandi, di amore per le sfide alte e gli orizzonti aperti. Noi siamo pronti a unirci al tuo impegno: essere al servizio di questa comunità, farlo con gioia ed entusiasmo. Di questo ha bisogno la nostra ripartenza: delle nostre mani, del nostro sorriso. Andiamo, allora. Rimettiamoci in marcia. Buon lavoro e buona Molfetta!
Paola Natalicchio – Sindaco di Molfetta
La nomina del nuovo Vescovo per la diocesi di Molfetta, Ruvo di Puglia, Giovinazzo e Terlizzi è la bella notizia che le quattro comunità attendevano con impazienza.
A nome dei cittadini ruvesi, di questa Amministrazione comunale e mio personale, voglio porgere il più affettuoso benvenuto e un sincero augurio di buon lavoro per la sua nuova missione pastorale a Monsignor Domenico Cornacchia.
I mesi appena trascorsi sono stati, per la nostra diocesi e per il nostro territorio, densi di tristezza e di dolore: due figure di grande prestigio morale ci hanno lasciato all’improvviso, procurando alle nostre comunità sgomento e sconcerto.
Con la nomina di Monsignor Domenico Cornacchia questa diocesi ritrova finalmente una guida autorevole e un alto riferimento morale e spirituale; si chiude un capitolo doloroso e se ne apre un altro che ci auguriamo lungo, fertile e proficuo.
Subito al nuovo Vescovo intendo manifestare la massima disponibilità di questa Amministrazione comunale a collaborare, particolarmente nell’interesse delle persone più deboli e in difficoltà così come è stato in passato con i suoi predecessori, e non vedo l’ora di poterlo accogliere, qui da noi a Ruvo, per potergli testimoniare direttamente la vicinanza, l’incoraggiamento e l’abbraccio dei ruvesi.
Vito Nicola Ottombrini – Sindaco di Ruvo di Puglia
Con profonda gioia porgo il benvenuto a nome di tutta la città di Giovinazzo a Mons. Domenico Cornacchia, nuovo pastore della nostra diocesi. In questi giorni cresce visibilmente il desiderio di conoscere il nuovo vescovo: le sue prime parole hanno subito fatto breccia nei cuori della nostra gente, il suo “vi voglio bene” caldo e immediato ha subito rotto gli indugi e ha alimentato in ciascuno sentimenti di fiducia, speranza e gratitudine. Sono certo che Mons. Cornacchia sarà un pastore tra la gente, sensibile alle problematiche del nostro territorio, aperto al dialogo costruttivo ed edificante nella scia del nostro compianto vescovo, don Gino e del nostro compianto amministratore diocesano don Mimmo. Sono sicuro che Giovinazzo, città dall’autentica devozione mariana, accoglierà il nuovo pastore affidandolo alle preghiere della nostra amatissima protettrice Maria Santissima di Corsignano. Ai piedi dell’altare della nostra Concattedrale, dedicata all’Assunta, dinanzi all’edicola maestosa della nostra Patrona, aspetteremo l’arrivo di Mons. Cornacchia e ascolteremo con trepidazione le parole che vorrà rivolgere a tutta la nostra comunità domenica 28 febbraio. Il motto episcopale del nostro nuovo vescovo, Servire domino in letitia, ci ricorda una caratteristica fondante del nostro essere cristiani: la gioia. Questa considerazione ci riporta facilmente al motto del nostro amato don Tonino Bello: Ascoltino gli umili e si rallegrino. La gioia nel servire Dio e gli ultimi, la gioia nell’attendere il nuovo pastore: i presupposti per intraprendere una nuova esperienza ci sono tutti, caro don Mimmo, ti aspettiamo!
Tommaso Depalma – Sindaco di Giovinazzo
Con la stessa emozione con la quale abbiamo appreso la notizia della nomina e nell’attesa di ricevere Sua Eccellenza in visita ufficiale qui sul territorio, rinnovo il caloroso saluto a Monsignor Domenico Cornacchia, nostro nuovo Vescovo!
è un onore per me dare a Sua Eccellenza il sentito ‘benvenuto’ di una Comunità intera, quella terlizzese che, da sempre e con orgoglio, ha intrecciato il suo percorso civile a quello religioso. 
I sentimenti con i quali oggi iniziamo questo nuovo percorso insieme sono gli stessi di quando ci si mette in ‘marcia’ per una nuova avventura: grande gioia, emozione e speranza, ma non solo… Dal profondo del cuore, voglio esprimere, a nome di tutta la collettività terlizzese, una forte gratitudine al nostro nuovo Pastore che, sin da subito, ci ha mostrato la Sua paterna attenzione. 
Monsignor Cornacchia trova qui ad attenderLo una Comunità umile, devota, dedita al lavoro. Ma, oltre a tutto ciò, una Comunità pronta a riprendere il cammino con la nuova Guida spirituale che la Provvidenza, per il tramite dell’amato Papa Francesco, ci ha donato. 
Non in ultimo, il sentimento che accompagna questo saluto di benvenuto è tanto entusiasmo, poiché in noi vi è piena certezza che la presenza del nostro nuovo e già amato Pastore sarà stimolo ad arricchirci reciprocamente, a consolidare la costruzione di una collettività che ponga le sue fondamenta nell’amore e nella stima reciproca, a superare insieme gli ostacoli che troveremo dinanzi in questo cammino non sempre facile che è la Vita. 
Auguri a Mons. Cornacchia, Auguri a una diocesi intera che, in Lui, si ritrova quale Comunità di fede!
Ninni Gemmato – Sindaco di Terlizzi