Solidarietà al Comandante della Polizia Municipale

Serve una reazione su più fronti

Ancora un episodio di violenza contro le istituzioni e di profonda inciviltà segna le città della nostra Diocesi. Dopo i recenti atti intimidatori perpetrati al Sindaco di Ruvo di Puglia, Pasquale Chieco, e di Terlizzi, Nicola Gemmato, questa volta è toccato a Molfetta dove ieri il comandante della Polizia Municipale, capGiuseppe Gadaleta è stato intenzionalmente investito dal mezzo di un uomo sorpreso a scaricare rifiuti in maniera impropria e illegale. La Polizia Municipale di Molfetta era stata già più volte oggetto di gesti aggressivi. L’episodio si è verificato proprio all’indomani della grande manifestazione di educazione alla legalità che è stata la giornata della memoria delle vittime innocenti della mafia alla quale le quattro Istituzioni comunali e le espressioni sociali delle città hanno partecipato.
Il Vescovo Domenico Cornacchia e l’intera comunità diocesana esprimono piena solidarietà al Comandante Gadaleta e all’intero corpo di Polizia, come ad ogni persona che, nel compiere il proprio dovere a servizio della collettività, diventi bersaglio di oltraggio da parte di alcune sue componenti. Non c’è ragione o disagio sociale che possa giustificare simili atti. E se questi sono reazioni a malesseri o ad esasperazioni, occorre che le città reagiscano su più fronti. Quello della politica che, smorzando i toni accesi e finendola con contrapposizioni personalistiche, torni ad essere accanto alle persone concrete, leggendo dal di dentro i bisogni e ricercando in forma condivisa le soluzioni migliori.
Quello dei corpi intermedi – scuole, associazioni, parrocchie, gruppi… – che tengano viva e trasversale ad ogni attività l’educazione ai valori di convivenza civile e di educazione al bene comune.
Quello infine, ma in realtà è il primo, delle famiglie, al cui interno debbano potersi seminare e far maturare i principi basilari del vivere comune, dell’amore alla propria comunità e del rispetto delle sue Istituzioni.
A questo si aggiunga il diritto-dovere degli organi di stampa di dare informazione, per quanto possibile non asservita ai poteri politici, senza mai fomentare odio e disseminare zizzania in un terreno già scosso da molteplici disagi.

Luigi Sparapano
direttore UCS-Luce e Vita