Al via le Ecclesiadi 2011

600 atleti, nelle varie gare dal 28 aprile al 17 giugno 2011

 

Tra il 28 aprile e il 17 giugno la diocesi vivrà un momento di condivisione e sana competizione attraverso l’atteso appuntamento delle Ecclesiadi (olimpiadi tra gruppi parrocchiali).

Crescono di anno in anno i partecipanti.

600 atleti ‘ di entrambi i sessi, tesserati A.N.S.P.I. o A.C. nati tra l”80 e il ’95 (tuttavia gli sport individuali sono aperti anche ai nati del ’96 e ’97) ‘ e 21 parrocchie: Cattedrale, Immacolata, S. Achille, S. Bernardino, S. Cuore, S. Famiglia, S. Domenico, S. Gennaro, Cuore Immacolato di Maria, Madonna della Pace, S. Pio X. S. Giuseppe (Molfetta); S. Famiglia, S. Lucia, S. Domenico e S. Michele Arcangelo (Ruvo); S. Michele Arcangelo, Immacolata e S. Maria di Sovereto (Terlizzi); S. Giuseppe e Maria Santissima Immacolata (Giovinazzo). 

Varie le discipline sportive in cui gli atleti potranno misurarsi: calcio a 5, pallavolo, tennis tavolo singolo, biliardino, burraco, dama, atletica (100m, 2000m, salto in lungo, lancio del peso), nuoto (stile libero 50 m, dorso, rana).

Gli affezionati avranno notato l’assenza del calcio a 11 tra le discipline proposte. Ebbene, si tratta di una forte scelta etico-educativa, dal momento che lo step finale di questo sport stava raggiungendo atmosfere troppo accese. Insomma, un importante segno di responsabilità, ma soprattutto di convinzione che ogni incontro sportivo dovrebbe contraddistinguersi per rispetto e tolleranza.

Presenti alla conferenza di inaugurazione dell’edizione 2011 ‘ svoltasi giovedì 28 aprile presso l’auditorium ‘Regina Pacis’ a Molfetta ‘ il presidente Coni Puglia, Elio Sannicandro, e l’arbitro molfettese Nicola Ayroldi. Il vescovo Mons. Luigi Martella, impegnato a San Giovanni Rotondo per il convegno ecclesiale regionale, si è reso presente con un messaggio.

Significativo il tema: ‘Sport è educazione’. Due gli aspetti evidenziati: lo sport come veicolo per comportamenti etici e rettamente competitivi e come occasione per incontrare l’altro con cui intrecciare relazioni.

Lo sport è una palestra di vita, fornisce opportunità per poter prendere coscienza delle proprie capacità e abilità, ma soprattutto consente di metterle a disposizione del gruppo, evitando situazioni di isolamento a cui una società fortemente multimediale, quale la nostra, va incontro. Permette di formarsi ed educare al tempo stesso al rispetto e alla collaborazione. È scontro non violento.

In bocca al lupo a tutti gli atleti!

 

Susanna Maria de Candia