Terremoto in Turchia. Appello della Caritas

Continua la carestia nel Corno d'Africa, la peggiore degli ultimi 60 anni, che colpisce oltre 11 milioni di persone

Ancora una volta, un forte terremoto ha colpito la Turchia (7.2 della scala Richter), collocata in un’area altamente sismica. È stata coinvolta la zona di Van, la seconda città in ordine di grandezza dell’Est del paese, al confine con l’Iran. Ma la città più colpita dal sisma pare sia Ercis, sulle sponde del lago di Van, insieme con altri villaggi non ancora visitati dalle squadre di soccorso. Gli edifici distrutti sono numerosi e i danni non sono stati ancora identificati nel dettaglio. Tra le strutture colpite si contano l’università che è parzialmente crollata, le prigioni, dalle quali i detenuti scampati sono tutti fuggiti, un ospedale, oltre a numerosi altri edifici di ogni genere, privati e pubblici, fortemente danneggiati o parzialmente distrutti.

Il conto delle vittime ufficiale è ancora basso, ma si sa che numerosi villaggi nei dintorni di Van sono stati completamente distrutti, per cui il numero delle vittime purtroppo è destinato a crescere. Van è una città che ospitava anche un grande numero di profughi provenienti dall’Iran e dall’Afganistan, residenti spesso clandestini, di passaggio per cercare una soluzione all’estero, dopo le espulsioni subite.

Caritas Italiana ha espresso vicinanza a Caritas Turchia ed è in costante contatto. Conosce bene la zona di Van, avendo per anni sostenuto numerosi progetti riguardanti la formazione scolastica delle donne analfabete, l’avviamento all’attività di produzione di tappeti e la creazione di un centro di formazione linguistica a sostegno dei profughi accolti nella zona.

Oltre agli interventi di emergenza, come a seguito del terremoto del 1999 che colpì la zona di Adapazari provocando migliaia di vittime, le altre attività di Caritas Italiana con la Caritas Turchia riguardano la ricostruzione di case per famiglie indigenti nella zona di Izmir, anch’essa colpita in passato da un terremoto, il supporto alla Caritas di Izmir, che opera a favore dei diseredati della città, con iniziative per il centro di cura dei bambini autistici, il co-finanziamento di azioni inter-parrocchiali a favore dei rifugiati di diverse provenienze in Istanbul, il sostegno alle attività di cura e studio del problema dei giovani adolescenti a rischio nella città di Istanbul.

Questa presenza costante nel tempo consentirà una pronta capacità di attivazione non solo nell’emergenza, ma soprattutto nel medio-lungo periodo, puntando ad un rafforzamento delle capacità operative locali.

 

Per questo Caritas Italiana fa appello al sostegno di quanti desiderano contribuire agli interventi avviati e da avviare in risposta a questa nuova emergenza.

 

Per sostenere gli interventi in corso si possono inviare offerte a Caritas Italiana tramite

C/C POSTALE N. 347013 specificando nella causale: ‘Terremoto Turchia 2011’.

Offerte sono possibili anche tramite altri canali, tra cui:

UniCredit, via Taranto 49, Roma ‘ Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119

Banca Prossima, via Aurelia 796, Roma ‘ Iban: IT 06 A 03359 01600 100000012474

Intesa Sanpaolo, via Aurelia 396/A, Roma ‘ Iban: IT 95 M 03069 05098 100000005384

Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma ‘ Iban: IT 29 U 05018 03200 000000011113

CartaSi (VISA e MasterCard) telefonando a Caritas Italiana tel. 06 66177001 (orario d’ufficio)