Settimana di preghiera l’unità dei Cristiani

dal 18 al 25 gennaio, nelle quattro città della diocesi

Si celebra annualmente dal 18 al 25 gennaio la Settimana di preghiera per l’Unità dei Cristiani, esigenza ed impegno che, lungi dall’essere un accessorio opzionale della vita cristiana, ne rappresentano il cuore, così come Gesù stesso ha insegnato e pregato prima di donarsi sulla croce.

È evidente quanto sia sempre più urgente camminare in un percorso di riconciliazione verso l’unità e quanto la Chiesa stia facendo in ogni sua componente: dall’impegno personale del Papa, dichiarato sin dal momento dell’elezione al soglio pontificio e costantemente messo in atto, fino alle svariate attività ecumeniche promosse a livello internazionale e locale.

Anche la nostra diocesi, per iniziativa del Segretariato diocesano per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso, diretto da padre Alfredo di Napoli (ofm), tiene alta tale sensibilità e lo fa soprattutto nella settimana indicata, con un intenso programma di appuntamenti descritto nella locandina allegata.

I momenti di riflessione, di preghiera, di espressione culturale e celebrativi si svolgeranno nelle chiese delle quattro città della diocesi e coinvolgeranno parrocchie e confraternite, per concludersi il 25 gennaio in Cattedrale a Molfetta, con la celebrazione presieduta dal Vescovo Mons. Luigi Martella e la partecipazione delle confraternite e arciconfraternite della diocesi.

 

Tutti i giorni le Ariconfraternite e le Confraternite animeranno la Preghiera Ecumenica e la S. Messa presso la Chiesa del Crocifisso a Molfetta, alle ore 18.
  • Mercoledì 18 gennaio ‘ ore 18 ‘ S. Messa presieduta da P. Alfredo Marchello, vicario provinciale dei Cappuccini d Puglia, presso la chiesa Cappuccini di Molfetta
  • Giovedì 19 gennaio ‘ ore 19 ‘ Veglia presieduta da don Gianluca De Candia, direttore Ufficio catechistico diocesano e docente di Teologia contemporanea, presso la parrocchia S. Agostino di Giovinazzo
  • Venerdì 20 gennaio ‘ ore 19.30 ‘ Riflessione di don Domenico Amato, vicario generale della diocesi e docente di Antropologia teologica, presso la parrocchia S. Giacomo di Ruvo
  • Venerdì 20 gennaio ‘ ore 20.00 ‘ Riflessione del prof. Mimmo Armenise,  Università di Bari, presso la chiesa Cappuccini di Molfetta
  • Sabato 21 gennaio ‘ ore 19.30 ‘ concerto lirico-sacro presso la chiesa Cappuccini di Molfetta. Direttore Antonio Allegretta
  • Domenica 22 gennaio ‘ ore 20.00 ‘ Veglia presieduta da don Michele Bernardi,  parroco, presso la parrocchia Sacro Cuore di Gesù di Molfetta
  • Lunedì 23 gennaio ‘ ore 19.30 ‘ Riflessione di Mons. Luigi Martella,  vescovo, presso la Concattedrale di Terlizzi
  • Martedì 24 gennaio ‘ ore 19.30 ‘ Relazione di don Angelo Panzetta,  docente di Teologia Morale, presso la chiesa Cappuccini di Molfetta
  • Mercoledì 25 gennaio ‘ ore 18.30 ‘ Cattedrale di Molfetta ‘ S. Messa solenne presieduta da S.E. Mons. Luigi Martella con la partecipazione delle Arciconfraternite e Confraternite della Diocesi a conclusione della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani

 

Di seguito riportiamo una nota a cura di p. Alfredo di Napoli, pubblicata su Luce Vita del 15 gennaio 2012, sul tema della settimana di preghiera.

 

“Tutti saremo trasformati dalla vittoria di Gesù Cristo, nostro Signore” (cf.1Cor 15,51-58)

 

Il materiale per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 2012 è stato preparato da un Gruppo di lavoro composto da rappresentanti della Chiesa cattolica, della Chiesa ortodossa, della Chiesa vetero-cattolica e delle Chiese protestanti presenti in Polonia.

Al termine di un’ampia consultazione a cui hanno preso parte rappresentanti di vari circoli ecumenici in Polonia, si è deciso di focalizzare un tema che riguardasse il potere trasformante della fede in Cristo, particolarmente in relazione alla nostra preghiera per l’unità visibile della Chiesa, corpo di Cristo. La scelta si fondava sulle parole dell’apostolo Paolo alla chiesa di Corinto, in cui si richiama il carattere temporaneo della vita presente (con le sue apparenti ‘vittorie’ e ‘sconfitte’), ponendola a confronto con  ciò che riceviamo dalla vittoria di Cristo attraverso il mistero pasquale.

Quando i discepoli di Gesù disputarono su ‘chi fosse il più grande’ (Mc 9, 34), era evidente che erano molto coinvolti. Ma la reazione di Gesù fu molto semplice: ‘Se uno vuol essere il primo, deve essere l’ultimo di tutti e il servitore di tutti’ (Mc 9, 35). Queste parole parlano di vittoria mediante il servizio reciproco, l’aiuto, l’incoraggiare l’autostima degli ‘ultimi’, dei dimenticati, degli esclusi. Per tutti i cristiani, la migliore espressione di questo umile servizio è Gesù Cristo, la sua vittoria attraverso la sua morte e la sua resurrezione. È nella sua vita, nei suoi atti, nei suoi insegnamenti, nella sua sofferenza, morte e resurrezione che vogliamo trovare ispirazione oggi, per una vittoriosa vita di fede, che si esprima nell’impegno sociale, nello spirito di umiltà, nel servizio e nella fedeltà al vangelo. E, mentre attendeva la sofferenza e la morte che si avvicinavano, Gesù pregò per i suoi discepoli, perché fossero ‘una cosa sola […] così il mondo crederà’ (Gv 17, 21). Questa ‘vittoria’ è possibile soltanto attraverso una trasformazione spirituale, una conversione, tale consapevolezza ha motivato la scelta delle parole dell’apostolo Paolo alle nazioni quale tema per la Settimana di preghiera di quest’anno. Il traguardo da raggiungere è una vittoria che unisca tutti i cristiani nel servizio a Dio e al prossimo.

Mentre preghiamo e ci adoperiamo per la piena e visibile unità della Chiesa, noi – e le tradizioni a cui apparteniamo – saremo dunque cambiati, trasformati e conformati ad immagine di Cristo. L’unità per cui preghiamo può richiedere un rinnovamento delle forme di vita della Chiesa che ci sono familiari. Questa è una visione emozionante, ma che potrebbe anche farci paura. L’unità per cui preghiamo non è soltanto una nozione ‘comoda’ di amicizia e collaborazione: essa richiede la volontà di evitare ogni competizione fra di noi. Dobbiamo aprirci gli uni agli altri, offrire e ricevere doni gli uni dagli altri, per poter entrare realmente nella nuova vita in Cristo, che è l’unica vera vittoria.

Nel piano di salvezza di Dio c’è posto per tutti. Mediante la sua morte e resurrezione, Cristo abbraccia tutti, vincitori e vinti, ‘perché chiunque creda in lui abbia vita eterna’ (Gv 3, 15). Anche noi possiamo partecipare alla sua vittoria! Dobbiamo solo credere in lui e troveremo facile vincere il male con il bene.