Maria, Educatrice affidabile!

Il fondatore di Emmaus, oggi 5 agosto, avrebbe compiuto 100 anni

“Se voi siete dei giovanotti e delle ragazze che vogliono ‘la mia gioia’, ‘la mia ricchezza’, ‘la mia riuscita’, allora sarete i più disgraziati tra gli abitatori della terra… Ma se voi comprendete che la gioia di ogni essere umano è di essere servitore della gioia di tutti, allora voi sarete la più felice di tutte le generazioni, perché avete in mano dei mezzi che mai l’umanità ha avuto per liberare i poveri dalla miseria”.
È uno dei messaggi dell’Abbé Pierre che oggi, 5 agosto, avrebbe compiuto cent’anni.
Sono parole vissute fino all’ultimo giorno da un irriducibile ribelle per amore e da un rivoluzionario che nel Vangelo trovava ogni giorno il motivo della sua lotta per la giustizia e la pace, non solo nel denunciare le violazioni dei più elementari diritti umani in ogni angolo del mondo ma anche nell’educare soprattutto le nuove generazioni all’accoglienza, alla condivisione, all’impegno sociale e politico.
Una testimonianza che oggi, in un tempo di crisi che vede i ricchi diventare sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri, scuote le coscienze di quanti, cristiani e non cristiani, non riducono le proprie scelte al raggiungimento dei propri interessi personali o del gruppo di appartenenza.
L’Abbé Pierre non fu un barelliere della storia ma un protagonista della storia, non considerò la cura delle ferite dei più poveri solo un gesto umanitario ma lo fece diventare un gesto politico nel senso più alto e nobile richiamando così la definizione che il Concilio diede all’impegno politico: un’alta ed esigente forma di carità.
All’anagrafe si chiamava Henri Grouès. Era nato a Lione il 5 agosto 1912. Impegnato nella resistenza francese quando già prete era vicario della cattedrale di Grenoble, nell’immediato dopoguerra per alcuni anni fu anche deputato all’Assemblea nazionale francese.
Il suo nome è legato soprattutto all'”insurrezione della bontà”, ovvero il suo grido per i senza fissa dimora che dall’inverno 1954 creò una grande mobilitazione in Francia e all’estero. Da quella iniziativa nacque Emmaus, movimento nelle cui comunità si vive con i più poveri anche recuperando stracci e altri materiali da rivendere per vivere.
Un movimento sempre più impegnato in una sensibilizzazione sociale e culturale che passa attraverso testimonianze, luoghi, momenti di studio e di confronto pubblico sui temi della giustizia sociale.
Emmaus (
www.emmaus.it) oggi è un movimento internazionale presente in trentacinque Paesi del mondo, con centinaia di comunità e gruppi.