Santa Famiglia di Ruvo: “L’educazione è una questione di cuore”

a cura degli Animatori

Durante l’anno pastorale diverse sono le proposte educative che la parrocchia propone ai più piccoli: educazione alla fede, alla liturgia, alla carità, alle relazioni. Anche quest’anno la parrocchia Santa Famiglia in Ruvo, dall’11 giugno al 13 luglio, ha pensato di propinare ai più piccoli tali proposte attraverso attività ludiche. Tema fondamentale di quest’ oratorio estivo è stato il progetto di vita di uno dei santi protettori della parrocchia, San Giovanni Bosco, il quale era solito affermare: ‘L’educazione è una questione di cuore’.

La buona riuscita di tale proposta è stata anche frutto di un duro quanto divertente lavoro di circa trentacinque animatori di età compresa tra i quattordici e i venti anni che sono riusciti ad animare le diverse giornate di ben 192 ragazzi dai tre ai dodici anni di età. Non indifferente è stato anche il prezioso aiuto di alcune signore e di alcuni papà i quali si sono messi a disposizione nonostante i diversi problemi e le svariate esigenze familiari, aiutando i bimbi a diventare piccoli cuochi.
La giornata oratoriana non poteva avere inizio se non con la preghiera e con uno dei tanti racconti che don Grazio e don Giacomo proponevano a bimbi e animatori ponendo l’accento sull’importanza della preghiera, dell’aiuto reciproco, della solidarietà, del semplice grazie e del semplice ‘buongiorno’.
Anche gli stessi genitori sono stati protagonisti di quest’oratorio; le varie sagre proposte tutti i venerdì sera facevano si che fossero coinvolti genitori, bambini e animatori che si impegnavano a rendere divertente la serata per tutti. Ben accette, infatti, sono state la seconda edizione di ‘ Dolci che bontà’, sagra proposta già un anno fa durante la quale i genitori sono stati invitati a preparare un dolce che potesse essere di bell’aspetto nonché dotato di un buon sapore e che sarebbe stato giudicato da un’attenta giuria, e ‘La prova del salato’, sagra analoga a quella prima descritta con una ‘piccola’ variazione per la quale oggetto della serata è stato dei salati e non dei dolci. Tutti i genitori hanno ben accolto questi momenti di intrattenimento e tutti i bambini sono stati felici di gustare ognuno la specialità dolce o salata preparata dai genitori del proprio compagno.
Tutte le cose però hanno una fine e dopo la serata finale del 13 luglio, in cui i genitori hanno potuto ammirare quello che i propri figli avevano preparato durante le cinque settimane di oratorio estivo, molti dei bambini partecipanti erano rattristati dall’idea che il lunedì successivo non avrebbero potuto rivivere quella lieta esperienza.
La chiesa luogo di accoglienza e di tenerezza fa nascere sempre in noi una certa nostalgia, pertanto rinnoviamo il nostro appuntamento estivo a questa grande invenzione da ‘premio nobel’ che fa bene non solo ai piccoli, ma anche e soprattutto ai più grandi.