LETTERA APERTA AI CITTADINI E AI CANDIDATI SINDACI

«Essere cittadini significa conoscere e comprendere il nostro tempo, nella sua complessità, cogliendo significati e rischi insiti nelle trasformazioni sociali, economiche e politiche in atto, assumendo l’atteggiamento di chi queste trasformazioni non si limita a rifiutarle o a celebrarle in maniera acritica, ma le affronta come frutto del proprio tempo, ponendosi in esse e lavorando per indirizzarne gli sviluppi».

 

(Perché sia formato Cristo in voi, Progetto Formativo dell’Azione Cattolica Italiana )

 

 

 

Carissimo,

 

mancano ormai due mesi all’appuntamento elettorale delle amministrative a Molfetta. A livello cittadino come Azione Cattolica abbiamo lavorato sodo perché si giungesse a questo momento con un livello alto di consapevolezza e coscienza del nostro ruolo di cittadini e perché si riaffermasse un’idea di politica sana, pulita, partecipata. In questo senso ci siamo spesi, prima per elaborare e proporre i codici etici per Gruppi politici, partiti ed Elettori, poi per promuovere la campagna contro il voto di scambio ‘IO CAMBIO! IL MIO VOTO NON LO SCAMBIO’ nelle parrocchie come nelle scuole. Ora rivolgiamo anzitutto agli aderenti della nostra associazione e poi a tutte le persone di buona volontà, un appello, alcune direttrici di pensiero e di stile da condividere:

 

1. Rifiutiamo il voto di scambio. Teniamo ben presente che Il voto di scambio è reato punito dalla legge. Invitiamo perciò a denunciare tentativi o azioni di cui si è a conoscenza e che vanno in questa direzione.

 

 

 

2. Non prestiamoci a fare i rappresentanti di lista dei partiti o dei gruppi politici dietro riconoscimento di un corrispettivo economico, magari in cambio del nostro consenso o di quello dei nostri familiari. Quella dei rappresentanti di lista deve essere una figura che si impegna volontariamente e liberamente al servizio del partito/movimento.

 

 

 

3. Evitiamo di candidarci solo per fare da ‘riempilista’. Prestiamo attenzione alle strumentalizzazioni camuffate da proposte a candidarsi, giusto per riempire liste già abbastanza lunghe e spesso solo funzionali a raccattare qualche voto in più. Non stiamo demonizzando la possibilità di candidarsi: ribadiamo che è lodevole la scelta di chi sente di potersi impegnare in questa alta forma di servizio. Però, proprio perché per noi ha un valore importante, è una scelta che va operata previa una seria opera di discernimento e che si spera vada oltre il momento della campagna elettorale. Un’esperienza politica può senz’altro nascere sull’onda dell’entusiasmo e dell’adesione convinta e partecipata ad una proposta, ma va fatta crescere con l’interesse, la formazione di competenze, la presenza politica, non solo in tempo di elezioni.

 

 

 

In questa città c’è bisogno di rieducare i cittadini al senso e al valore della loro cittadinanza. C’è bisogno di ritrovare modalità di partecipazione consapevole ed attiva, se vogliamo vivere una stagione politica nuova e condivisa. Allora, insieme all’invito ai politici a prevedere, nella propria eventuale amministrazione, pratiche partecipative finalizzate al reale coinvolgimento dei cittadini nelle più importanti decisioni amministrative, sentiamo il dovere di impegnarci a formare nei nostri percorsi associativi cittadini sensibili, che garantiscano un reale contributo alla vita e al futuro della propria città.

 

 

 

Molfetta, marzo 2013

 

 

 

 La Presidenza Diocesana Il coordinamento Cittadino di Molfetta

 

 

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