Gentile lettrice e lettore,
c’è un’espressione nel nostro Progetto Pastorale Diocesano che ci ricorda l’itinerario formativo che, in prima persona, ciascuno di noi è chiamato a compiere perché la testimonianza dell’incontro con Cristo diventi sempre più matura e credibile: ‘[‘] L’opera educativa è un itinerario, un cammino in cui educatore ed educando intrecciano un’esperienza umana e spirituale profonda e coinvolgente. Si ripropone sempre e con maggiore urgenza e serietà, la questione della formazione dei formatori, nella consapevolezza che prima ancora dell’acquisizione delle giuste competenze, c’è la scelta di fondo di un coinvolgimento vero, reale e totale nell’opera di accompagnamento: si è educatori nella capacità di lasciarsi coinvolgere da chi ci è stato affidato’ (Alla scuola del Vangelo: educarsi per educare, p.15).
Proprio per questo il nostro settimanale diocesano Luce e Vita, non vuole sottrarsi al cammino di formazione proprio di tutti gli operatori pastorali e degli educatori della nostra diocesi, e al suo 89° anno di pubblicazione, vorrebbe sempre più coinvolgersi in modo vero, reale e totale nell’opera di accompagnamento della nostra realtà di Chiesa locale. Un aggiornamento per corrispondere in maniera sempre più adeguata alla sua funzione comunicativa, in piena fedeltà alla sua storia e alle esigenze del tempo presente.
Luce e Vita vuole continuare a essere ponte tra la Luce di Dio e la Vita di ogni uomo; ed è proprio in nome di questa serietà di compito nella nostra diocesi che il giornale si sottopone a una verifica e a una valutazione attenta e vera di ogni lettrice/lettore che vuole bene al settimanale perché ama la nostra Chiesa locale. Inoltre il giornale che, puntuale, arriva nelle nostre comunità (e non solo), vorrebbe sempre meglio spronarci a uno scambio che è reso possibile solo a partire da una partecipazione fraterna e solidale.
Ti chiediamo pertanto di dedicare qualche minuto del tuo prezioso tempo per rispondere, con serenità e in prospettiva costruttiva, al questionario anonimo che troverai in questo numero. Sarebbe più opportuno che il questionario fosse compilato online sul sito www.diocesimolfetta.it.
Al di là delle modalità, ci sta a cuore la tua attenzione e il tuo contributo. Le verifiche servono per crescere e se è vera l’espressione di Qoèlet: ‘Ogni evento ha il suo tempo sotto il cielo. C’è un tempo anche per curare’, questo è il tempo della cura, per tutti noi e timidamente anche per Luce e Vita.
Ti ringrazio sin da ora, anche a nome della redazione, per il tuo contributo!
don Nicolò Tempesta, direttore