Buoni belli e nuovi!

di Domenico Episcopo e Anna Sciancalepore

 
Se volessimo sintetizzare con tre parole le varie esperienze estive che l’Azione Cattolica della Cattedrale di Molfetta ha organizzato per i suoi aderenti, potremmo definirle: BUONI (campo ragazzi), BELLI (campo giovanissimi), NUOVI (campo unitario per giovani e adulti).
La prima esperienza è stata organizzata per i ragazzi e i giovanissimi, cioè il campo scuola svoltosi dal 24 al 30 luglio a Casanaturando, località Castelgrande (PZ), vissuto all’insegna del lavoro di squadra e della collaborazione reciproca in ogni momento della giornata.
I ragazzi, i giovanissimi e gli educatori si sono impegnati con grande entusiasmo in tutto, dal lavoro di pulizia degli ambienti fino ai momenti attività e giochi e al raccoglimento in preghiera. In questa settimana i ragazzi hanno imparato a conoscere meglio gli altri ma soprattutto se stessi, grazie alle numerose attività che li hanno coinvolti nella conoscenza degli ingredienti (i valori, gli atteggiamenti e le scelte) che rendono BUONA la vita. I giovanissimi, invece, hanno riflettuto sulle caratteristiche della vita di Gesù che fanno BELLA l’esistenza di un adolescente.
Insieme alla preghiera, i ragazzi hanno intensificato il loro rapporto con il Signore, guida imprescindibile della nostra vita e punto di riferimento fisso di questa nostra esperienza. Anche nel gioco e nel divertimento i ragazzi hanno espresso al meglio il loro “essere squadra” ed “essere una grande famiglia”, come insegna da anni l’Azione Cattolica in mille occasioni.
Il campo è stato arricchito con una bellissima escursione nella natura, il “walking water tour”: accompagnati da una guida, i ragazzi e i giovanissimi hanno fatto un percorso nel letto di un torrente che porta acqua al fiume Basento (ai piedi del Monte Giano) circondati dalla flora e fauna locale, immersi nella bellezza del creato che il Signore ci dona quotidianamente.
Al termine di questa esperienza i ragazzi hanno manifestato la loro felicità per questo percorso vissuto insieme, breve ma intenso, che ha dimostrato non solo la bellezza del gioco o del divertimento, ma anche la gioia di condividere le proprie esperienze insieme agli altri e vivere ogni momento sotto la guida del Signore, amico e compagno della nostra vita.
 
L’altra esperienza, invece, è stato il campo scuola unitario che ha coinvolto giovani, adulti e famiglie. Una volta in ferie gli adulti e in pausa dagli esami i giovani, ormai pronte le valigie, siamo partiti alla volta di Laceno, una frazione di Bagnoli Irpino (Avellino) in Campania, un luogo diverso dal tipico ambiente di mare in cui viviamo, fresco, di montagna, avvalorato dalla vista di un bellissimo lago, ospitante una fauna splendida.
Dal 12 al 16 agosto i nostri tempi sono stati accuratamente organizzati e momenti di formazione e di svago. Durante le escursioni il clima non è stato particolarmente a nostro favore, ma abbiamo fatto tesoro degli sprazzi di sole che ci ha regalato il cielo per visitare le sorgenti di Capo Sele, il Santuario di San Gerardo Maiella, l’Oasi della “Valle della caccia” a Senerchia, e per fare un giro sulla seggiovia per raggiungere il monte Raiamagra.
Il file rouge che ha legato le nostre giornate e le nostre riflessioni durante il campo è stato il tema che sarà affrontato durante il 5° Convegno della Chiesa Italiana che si terrà a novembre a Firenze: ‘Le cinque vie per una nuova umanità’: uscire, annunciare, educare, abitare, trasfigurare. Le vie dell’annunciare e dell’uscire sono state affrontate in un incontro animato da Giovanna Accomando, una collaboratrice del centro nazione di AC, conclusosi con il confronto tra i giovani e tra gli adulti sul tema; le vie dell’abitare (la casa, le relazioni, la strada) e dell’educare sono state poi affrontate in una modalità “interattiva”, attraverso una serie di laboratori in cui, divisi in gruppi, abbiamo riflettuto e discusso a riguardo; mentre la via del trasfigurare non poteva essere meglio spiegata se non attraverso la celebrazione della santa messa presieduta dal nostro parroco don Vito Bufi.
I momenti formativi e spirituali, come la messa all’aperto, nel bosco e la preghiera mariana sotto le stelle, hanno permesso a noi giovani di confrontarci con il mondo degli adulti e delle famiglie, ma anche i momenti ricreativi, durante i pasti o durante le serate e le escursioni, hanno contribuito a rafforzare l’unità del gruppo, favorita dalla curiosità dei “piccoli” di scoprire il mondo dei “grandi” e dalla voglia dei grandi di insegnare qualcosa a noi piccoli… per essere tutti un po’ più NUOVI in Gesù.