Al Sindaco Comune di Terlizzi
dott. Nicola Gemmato
All’assessore alla legalità
avv. Paolo Malerba
Al Presidente del Consiglio
Comunale
Ai Consiglieri Comunali.
L’Azione Cattolica di Terlizzi intende esprimere la propria perplessità in merito alla proposta rispetto alla scelta dell’amministrazione di dotare di armi i Vigili Urbani.
Siamo convinti che dotare di armi gli agenti di Polizia Municipale, non significhi affatto aumentare la sicurezza né dei cittadini né tanto meno degli stessi agenti i quali, in una piccola realtà come la nostra, dovrebbero STARE tra i cittadini e dare risposte ad altri innumerevoli problemi che non sono solo quelli legati alla sicurezza, quest’ultimi affidati ai carabinieri con strumenti e
preparazione più consoni agli interventi di pubblica sicurezza e repressione dei reati.
Crediamo che i vigili, a differenza delle forze dell’ordine, siano poco avvezzi all’uso della pistola, che non possano esercitarsi a sufficienza, che non dispongano di quell’esperienza tale da poter disporre dell’opportuna lucidità e sangue freddo per affrontare situazioni critiche. Quel che ha portato all’introduzione delle armi per la polizia locale in molti Comuni della Penisola è stato lo spostamento di competenze per il corpo dei vigili, sempre più impegnati in compiti di sicurezza e sempre meno dediti al traffico.
Inoltre armare i Vigili Urbani significa anche aumentare inevitabilmente i costi di gestione del Comune di Terlizzi, che non si limiterà all’acquisto delle armi e alla loro manutenzione, ma sarà
costretto a corrispondere maggiori indennità ai vigili e dovrà periodicamente addestrarli, sottoporli a visite mediche specializzate e pagare le esercitazioni al poligono,tutti costi che graveranno sui cittadini.
A problematiche sociali, non sarebbe più appropriato reagire con risposte sociali?
La percezione della sicurezza non aumenta se armiamo il corpo dei vigili urbani, ma peggiora.
Usare le armi come strumento di prevenzione e difesa è una sconfitta per tutta la comunità cittadina.
Garantire la sicurezza e la legalità ai cittadini fornendo le armi ai vigili è una scelta semplice che non comporta nessuna assunzione di responsabilità (vigili urbani a parte) e non elimina il problema dalla radice.
Perché quei soldi che si spenderebbero per finanziare la fornitura di armi non si utilizzano per veri progetti per la promozione della sicurezza e legalità che potrebbero vedere impegnati le
associazioni, la scuola, le famiglie in sinergia con l’amministrazione comunale, la polizia locale e le forze dell’ordine ? Un vero percorso di cittadinanza-attiva, questo sì che aumenterebbe la
sicurezza e la legalità nel nostro paese e sarebbe una vittoria di tutta la comunità. Come comunità infatti, dobbiamo mettere in campo soprattutto la capacità di educare ed educarci al
rispetto delle regole di convivenza, fare in modo che nelle nostre relazioni di cittadini sia il rispetto reciproco a prevalere, nell’interesse della collettività.
Se prevarrà l’idea di utilizzare le risorse sia economiche che umane per coinvolgere i cittadini al rispetto delle cose, delle regole, crediamo che non servirà armarsi e noi saremo disponibili a
spenderci in progetti che vedono l’utilizzo del buon esempio, della tutela dei più deboli (garantendo il necessario per una vita dignitosa) nel rispetto delle leggi che già ci sono.
Firmato
Coordinamento Cittadino di AC per Terlizzi